Varie organizzazioni internazionali dei diritti umani hanno emesso un comunicato congiunto sulla condanna di un militante dei diritti umani di Singapore Jolovan Wham per “aver organizzato un’assemblea pubblica senza un permesso.
Jolovan Wham fu condannato perciò a gennaio 2019 ad una multa di oltre due mila euro oppure a sedici giorni di carcere.
Le organizzazioni internazionali dei diritti umani sottoscrittrici della dichiarazione sono Amnesty International, ARTICLE 19, ASEAN Parliamentarians for Human Rights, CIVICUS: World Alliance for Citizen Participation ed Human Rights Watch.
Si legge nella dichiarazione congiunta:
“… L’imposizione di una condanna penale che nasce solo dall’esercizio pacifico del diritto all’assemblea pacifica contraddice direttamente la legge e gli standard internazionali dei diritti umani ed è un tentativo sfrontato di chiudere la bocca ad un chiaro difensore dei diritti umani.
Militanti e difensori dei diritti umani a Singapore si trovano regolarmente sotto pressione, indagini e accuse infondate per nessun’altra ragione che l’espressione dei propri pensieri e l’organizzazione di assemblee pacifiche. La condanna di Jolovan Wham per accuse che violano i suoi diritti fondamentali è emblematica di quanto le autorità di Singapore siano disposte a muoversi per mettere la museruola e punire il dissenso pacifico.”
L’accusa di assemblea non autorizzata nacque da un evento del 26 novembre del 2016, “Disobbedienza civile e movimenti sociali” in uno spazio chiuso e libreria “Agora”. A questo incontro avrebbe dovuto partecipare il militante democratico di Hong Kong Josua Wong a cui fu proibito di andare a Singapore e che dovette partecipare in videoconferenza.
“Un militante dei diritti umani di lungo corso, Wham è diventato famoso per aver messo in luce le questioni legate alla libertà di espressione. La sua condanna penale serve a impedire agli altri nel paese a condividere opinioni differenti o a criticare il governo.”
Ad ottobre 2018 Jolowan Wham fu condannato per un’accusa assurda di disprezzo della corte per un articolo su Facebook di aprile 2018 in cui disse:
“I giudici malesi sono più indipendenti di quelli di Singapore per i casi che hanno implicazioni politiche”.
Accusa analoga di disprezzo della corte fu fatta contro il politico di opposizione John Tan che nel maggio 2018 affermò che la condanna di Wham “conferma solo che quello che disse è vero.
“La condanna dei due uomini, fissata per il 20 marzo 2019, è parte della campagna continua delle autorità di Singapore per zittire i critici del governo.
La condanna di Wham e le altre accuse per l’assemblea e l’espressione pacifica, riflette la repressione attuale di questi diritti che è destinata a peggiorare prima di possibili elezioni. I casi descritti in seguito sottolineano la vastità della repressione.”
Il comunicato congiunto cita l’artista e militante Seelan Palay che fu accusato per aver fatto un’assemblea illegale e condannato ad oltre 1600 euro. L’assemblea illegale era una sua manifestazione solitaria davanti al parlamento per commemorare un ex prigioniero politico Chia Thye Poh.
A dicembre 2018 il primo ministro Lee Hsieng Loong denunciò il blogger Leong Sze Hian che in un suo post accusava il primo ministro di avere in qualche modo le mani in pasta nello scandalo finanziere malese 1MDB.
Sempre a dicembre c’è il caso di Terry Xu di The Online Citizen, pubblicazione online di Singapore critica verso il governo, denunciato per diffamazione perché un articolo legava il governo ad accuse di corruzione. Xu rischia una sentenza a due anni di carcere e/o multa, rischio condiviso con l’autore dell’articolo, il quale deve anche rispondere per la legge del Cattivo Uso del Computer.
Si legge nella dichiarazione congiunta:
“Questi esempi mostrano la pressione e l’intimidazione sistematici vissute da un largo spettro di attori come artisti, giornalisti, blogger, militanti dei diritti umani e politici solo perché esprimono pacificamente le loro idee.
Chiediamo alle autorità di Singapore nella speranza di poter invertire la tendenza allarmante di:
Prosciogliere Jolovan Wham e Seelan Palay accusati solo di aver esercitato pacificamente il loro diritto di espressione e di assemblea;
Far cadere le accuse di diffamazione contro Leong Sze Hian, Terry Xu, e Daniel Augustin De Costa;
Cancellare o emendare nella sostanza le leggi repressive che bloccano i diritti di espressione ed assemblea pacifica e creare meccanismi legali e procedure adeguati per assicurare che questi diritti siano goduti da tutti e non soggetti a restrizioni illegali;
Porre fine alle intimidazioni e pressioni dei difensori dei diritti umani comprese quelle del cattivo uso del sistema di giustizia penale ed assicurare che possano fare il loro lavoro senza paura di vendette.”