Dodici cittadini di Palembang a Sumatra Meridionale chiamano ai danni tre aziende di piantagioni industriali a causa delle ricorrenti foschie dovute ai funesti incendi di torbe nell’unità geologica della torba di Sungai Sugihan-Sungai Lumpur dentro cui operano PT Bumi Mekar Hijau (BMH), PT Bumi Andalas Permai (BAP) e PT Sebangun Bumi Andalas Wood Industries (SBA Wood Industries), tutte legate al gruppo Sinar Mas.
Questa causa è la prima del genere intentata dalla comunità sulla responsabilità oggettiva in cui “la comunità chiede i danni materiali e morali a causa degli impatti della foschia” come sostenuto dall’avvocato dei dodici cittadini di Palembang.
La richiesta dei risarcimenti è differente tra i dodici cittadini definita in base alle perdite subite dalle attività economiche, o dai danni alla salute. Una studentessa di Palembang dice che la famiglia a causa degli incendi è diventata asmatica e il riacutizzarsi della malattia costringe la famiglia a spendere molti soldi per le medicine.
“Mia sorella e mio cugino devono essere ricoverati ogni settimana e mia nonna deve fare scorta di symbicort a casa” dice la ragazza che deve preparare maschere e vitamine.
“Il costo non è molto economico ovviamente. Non so dirvi ancora le perdite perché si tratta ancora di una causa legale”.
Definanziare gli incendi funesti di torbe
In un tribunale di Sumatra Meridionale, dodici cittadini comuni hanno voluto affrontare un problema difficile che impatta non solo la loro provincia ma anche i paesi vicini e in fin dei conti lo stesso pianeta, vale a dire la foschia ed emissioni di gas serra derivanti dai ricorrenti incendi dei terreni torbosi indonesiani.
Hanno chiamato ai danni in tribuale varie compagnie di polpa da legno sostenendo che la loro pratica di ripulire ed essiccare i terreni torbosi è la causa dei ricorrenti incendi incontrollati.
Secondo loro queste compagnie di piantagioni sono passibili finanziariamente per l’impatto negativo delle foschie e sostengono che secondo la dottrina della responsabilità per quota di mercato, ognuno deve rispondere per la propria parte di danno causato.
Mentre accelera la stagione secca in ritardo in Indonesia, i loro sforzi devono ispirare l’azione politica in altri luoghi perché la foschia è un problema che è portato avanti da finanziamenti irresponsabili nel mondo.
I terreni torbosi tropicali indonesiani sono una meraviglia di biodiversità. Essi ospitano orangutang, tigri ed elefanti e sono il vibrante ecosistema delle foreste pluviali che fanno anche da serbatoio di carbonio con 57 gigatonnellate di carbonio, che valgono 5 anni di emissioni globali.
Mentre ci sono voluti millenni per accumulare questo magazzino di carbonio, ci sono voluti appena venti anni per i giganti dell’industria e convertirlo da un paradiso verde ad inferno arido mediante ripuliture e disidratazioni della torba, ed essere sostituiti dalle monoculture industriali di olio dii palma, polpa di legno e carta.
Nel togliere l’acqua che è il sangue dei terreni torbosi, le compagnie trasformano quel panorama di per sé difficile da incendiare in un acciarino dove una sola scintilla può generare incendi incontrollabili che durante la stagione secca richiedono settimane per essere domati.
Questa è una crisi di proporzioni vaste. Greenpeace Indonesia, lo scorso anno, ha identificato un’area incendiata di 600mila ettari di terreni torbosi. Il peso degli incendi negli anni più secchi del 2015 e 2019 furono persino peggiori per emissioni di carbonio in una giornata, superiori a quella dell’intera economia americana, secondo World Resource Institute.
La foschia densa emessa dai fuochi di queste torbiere contengono particelle abbastanza piccole che possono spostarsi nei polmoni e nei vasi sanguigni e causare ictus, cancro ai polmoni e asma.
Uno studio universitario del 2022 calcolò che l’inquinamento dovuto ai fuochi delle torbiere nel Sumatra e Borneo Indonesiano nei cinque anni dal 2013 causarono morti annuali premature di circa 33100 adulti e 2900 a bambini insieme a migliaia di ospedalizzazioni e casi di asma nei bambini.
Nel tracciare i finanziamenti che arrivano ai giganti delle piantagioni che causano i fuochi, compare di frequente un nome, Sinar Mas Group. Legato a molte piantagioni da pasta di legno con le aree più bruciate in Indonesia, l’area totale bruciata in tutte le concessioni di pasta di legno collegate a Sinar Mas è stata di 314.200 ettari nel periodo 2015-2019.
L’organizzazione di analisi indipendente Profundo specializzata nelle analisi finanziarie e di corporazioni, ha tracciato i fondi ricevuti dalle varie compagnie di Sinar Mas dal 2015 al 2023.
In totale, secondo quanto trovato dalla Profundo le compagnie del gruppo ottennero circa 40 miliardi di dollari in accordi di credito dalle istituzioni finanziarie globali in cui i grandi creditori erano Indonesia, Cina, Malesia, Giappone, UK e Singapore.
In termini azionari gli investitori americani hanno posto 504 milioni di dollari nel Sinar Mas Group dal 2022 insieme ad investitori inglesi, norvegesi e europei con azioni del valore di 407 milioni.
Questo flusso massiccio di finanziamenti hanno alimentato direttamente la scala vasta di conversione di terreni torbosi e fuochi risultanti.
L’ultimo rapporto di Greenpeace Indonesia trovò che lo scorso anno bruciarono 26411 ettari dentro la concessione di un fornitore di lungo termine del Sinar Mas, PT Bumi Mekar Hijau (BMH), la cui piantagione di pasta di legno è in gran parte terreno torboso secondo le mappe pubbliche.
La ditta BMH ha una storia tragica di incendi ripetuti. Nel 2014 bruciarono 20mila ettari di area di concessione della compagnia che portarono ad una sentenza di tribunale che ordinava di pagare 5 milioni di dollari. Seguirono altri incendi nel 2015 e di nuovo nel 2019, quando secondo le stime di Greenpeace almeno 20mila ettari furono presi nel fuoco.
In modo simile altri fornitori del Sinar Mas Group vissero incendi nel 2023 come la PT Sebangun Bumi Andalas in cui bruciarono 6745 ettari e la PT Bumi Andalas Permai, dove furono 2179 ettari. Questi tre fornitori della Sinar Mas, tutti presenti a Sumatra Meridionale, sono stati nominati dalla nuova denuncia dei cittadini.
Anche i finanziatori internazionali sono complici della distruzione delle torbiere e degli incendi, delle emissioni di carbonio e dell’inquinamento da fumo mortale che ne consegue.
I governi di tutto il mondo, tra cui Indonesia, Malesia e Singapore, dove la foschia è più sentita, si sono impegnati a riformare il settore finanziario come parte dei loro sforzi per proteggere la biodiversità nell’ambito del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework del 2022.
Tuttavia, come dimostrano i ricorrenti incendi delle torbiere, ci sono poche prove che i governi abbiano posto un freno ai finanziamenti internazionali a colossi come Sinar Mas che continuano a distruggere la natura. I governi devono anteporre il verde all’avidità, le persone al profitto e adottare misure coraggiose per attuare gli impegni assunti a Kunming-Montreal.
Refki Saputra, TheDiplomat