Il gioco di potere malay che ha posto fine alla coalizione riformista del Pakatan Harapan dopo soli 22 mesi di governo è una minaccia ai diritti umani, alla democrazia e al buon governo della Malesia multirazziale.
Il governo che ha preso il potere il 1 marzo è dominato da partiti che credono nella supremazia della maggioranza musulmana malay. I politici dei partiti che costituiscono il nuovo blocco di governo sostengono che il Pakatan Harapan, alleanza della speranza, ha dato troppo potere alle minoranze del paese con nomine ai posti importanti di governo e provano ad invertire la posizione privilegiata dei malay etnici che da decenni hanno avuto benefici dai programmi di azione e quote affermative.
Il governo del nuovo premier Muyiddin Yassin ha posto il partito conservatore musulmano PAS in una posizione di potere dove può influenzare le politiche pubbliche.
Il 23 febbraio Azmin Ali, che apparteneva al PKR del blocco del Pakatan Harapan, si incontrò con i capi politici malay sia dentro il governo che all’opposizione. A questo incontro non fu invitato il suo rivale del PKR Anwar Ibrahim che fremeva di poter succedere come primo ministro all’anziano Mahathir.
Azmin Ali aprì un dialogo con i capi del partito caduto in disgrazia e corrotto del UMNO, con quelli degli alleati PAS, la fazione di Mahathir e Muyiddin del BERSATU, ed ai partiti del Borneo malese che avevano sostenuto Pakatan Harapan.
Mahathir si rifiutò di prendere parte sostenendo che non avrebbe lavorato insieme al UMNO. Mahathir si dimise mettendo in gioco una settimana di lotte intestine tra fazione in lite per per raggiungere il numero di 112 seggi per formare una coalizione di governo.
Sebbene negli ultimi giorni Mahathir ed Anwar si fossero accordati nel lavorare insieme affermando di avere 114 sostenitori in parlamento, il re Malese, ostile a Mahathir, invitò Muyiddin a formare il governo.
L’accaparramento clandestino del potere ha tolto dei diritti all’elettorato. Il Manifesto del Pakatan Harapan aveva un fascino sufficiente a cacciare una coalizione che governava da 61 anni, e il Pakatan aveva un mandato elettorale chiaro dopo aver preso il 45% dei voti popolari.
Sebbene UMNO avesse vinto cinque elezioni suppletive dal 2018, i sostenitori del Pakatan hanno ora ogni ragione di sentire di essere stati privati del potere con un gioco da retrobottega dell’elite.
Il governo dell’alleanza nazionale di Muhyiddin, Perikatan Nasional, potrebbe avere vita breve. Se Pakatan davvero ha i 112 seggi che afferma di avere, potrebbe far decadere il nuovo governo con un voto di sfiducia.
Anche se Muhyiddin resta al potere, avrà una maggioranza sottile in parlamento e guiderà una coalizione di transfughi del PKR e Bersatu, UMNO, PAS e partiti locali di Sabah e Sarawak, bumiputera.
Questi partiti sono tutti in competizione col voto dei Malay che costituiscono il 60% del paese di 32 milioni di malesi. E’ molto differente dal tenere insieme una coalizione multirazziale.
Il golpe parlamentare, che fa di Muhyiddin l’ottavo premier della Malesia, ha riportato al potere il corrotto partito in disgrazia del UMNO.
Ha portato alle dimissioni dell’avvocato di stato rispettato Tomy Thomas. A sua volta questo potrebbe potenzialmente chiudere il processo contro l’ex premier Najib e sua moglie Rosmah Mansor che sono sotto processo separatamente per corruzione in relazione all’appropriazione indebita di miliardi di dollari dal fondo sovrano 1MDB. Solo Najib deve rispondere di 42 reati.
Lo stesso presidente del UMNO, Ahmad Zahid Hamidi, è indagato dalla commissione anticorruzione malese con 87 accuse di corruzione, abuso di potere, riciclaggio e rottura della fiducia pubblica. Ci si attende che queste accuse cadranno se la coalizione PN di Muhiddin resta al potere. In una sfida stupefacente alla corte, Zahid non si è presentato lunedì davanti al tribunale.
Il partito islamista del PAS ha il potere di un partito di governo. In un anno di alleanza con UMNO PAS è stato il motore ideologico. Con i suoi 18 seggi PAS rappresenta il 15% della coalizione.
PAS porrà delle richieste massimaliste per spingere la sua agenda islamista e non fa compromessi quando si tratta della sua agenda. Non si dimentichi che prima delle elezioni generali del 2018, PAS volle scaricare l’alleanza di lavoro con il partito DAP di maggioranza cinese e il PKR per spingere sulla sua legge Hudud.
Da quando è nata l’alleanza postelettorale tra UMNO e PAS, è sono quasi scomparsi i vecchi partiti di coalizione di minoranza dei MCA, associazione cinesi malesi, e del MIC, Congresso dei Malesi indiani, che hanno perso alle elezioni del 2018 e detengono insieme solo tre seggi. Con la strategia adottata dal UMNO della supremazia malay, sono finiti i giorni in cui UMNO tentò di proteggere i diritti e i privilegi delle minoranze.
I capi dei partiti di etnia Malay del nuovo governo hanno accusato la PH di aver dato troppo potere alle minoranze cinesi ed indiane ponendo loro membri in posizione di autorità.
In particolare erano irritati per la nomina di Tommy Thomas da parte di Mahathir, un non musulmano, come avvocato generale, dandogli potere sul sistema della corte della Sharia del paese.
In modo simile temevano che Lim Guan Eng del DAP, che aveva i ministeri delle finanze, avrebbe usato la sua posizione per togliere i sussidi e i privilegi speciali da cui una maggioranza di Malesi, essenzialmente malay, dipendeva.
Una coalizione di suprematismo malay promette molto male per le minoranze del paese. E’ chiaro che i fanatici religiosi, come il religioso da televisione Zakir Naik, avrà molta più mano libera nel chiedere politiche contrarie alle minoranze religiose.
Il nuovo governo non ha perso tempo nel collezionare ricompense dagli oppositori politici, società civile e giornalisti che liberati dalle elezioni del 2018 avevano usato le loro ritrovate libertà per scoprire corruzione ed abusi del vecchio governo del UMNO.
Il governo di Muhyiddin si è mosso immediatamente contro due importati capi della società civile come Marina Mahathir e Ambiga Sreenevasan aprendo indagini sulle proteste da loro tenute.
Le autorità hanno lanciato un’inchiesta per sedizione su un’altra protesta condotta dall’avvocato Fadiah Nadwa Fikri.
E’ difficile sottolineare quali conseguenze avranno per la Malesia il collasso della coalizione Pakatan Harapan e l’improvvisa ascesa del PN.
Un governo costituito di partiti che sbandierano l’idea della supremazia malay accrescerà le difficoltà nelle relazioni tra le razze dando agli islamisti un ruolo importante nel formare la politica pubblica. Riporta le elite screditate e corrotte al potere mentre ritorna un periodo di mancanza di responsabilità prendendo di mira società civile e media.
Anche se PH riesce a riprendersi il governo, gli sviluppi impazziti che si sono avuti in questa settimana tra le dimissioni di Mahathir e la nomina di Muhyiddin a premier hanno mostrato quanto fragile e precaria siano le vittorie democratiche malesi.
Un pugno di politici hanno mostrato che la voglia di arricchirsi, preservarsi e la ricerca del potere possono prevalere su tutto.
Zachary Abuza, Benarnews