Nell’avvicinarsi alle prossime elezioni nazionali thailandesi, la cui data presunta dovrebbe essere tra fine di febbraio e fine marzo, i vari partiti dello scenario politico thailandese si stanno riorganizzando, dopo che la giunta NCPO e il primo ministro Prayuth hanno parzialmente permesso l’attività in vista delle elezioni.
Ultima mossa elettorale è la formazione del Palang Pracharath Party che ha il compito di sostenere come prossimo primo ministro eletto proprio Prayuth Chanochoa e fargli vincere le elezioni.
In precedenza il parlamento nominato dalla giunta aveva approvato un piano strategico nazionale ventennale a cui ogni governo si deve rifare pena il suo scioglimento da parte di uno dei tanti tribunali inventatisi dalla giunta NCPO
Qui di seguito traduciamo un editoriale del TheNation che salutò contento il golpe del maggio 2014 e la fine dei politici corrotti di Thaksin.
Una nuda e vergognosa presa del potere
Il lancio del Palang Pracharath Party è un tentativo di estendere il governo della giunta per decenni.
Lo spettacolo non è altro che vergognoso.
La giunta e il governo del generale Prayuth Chanocha spende soldi delle tasse con lo scopo di dominare la scena politica thailandese per i decenni futuri.
Aver eletto nella direzione del nuovo partito Palang Pracharath Party quattro ministri è l’ultima mossa verso l’obiettivo di una quasi dittatura.
Sin dal primo giorno al potere, i nostri politici non eletti hanno fatto capire bene che vogliono abusare della sovranità nazionale, delle fore armate e dei soldi delle tasse per soddisfre le amizioni di avere la precedenza.
Con la collaborazione di politici anziani corrotti che lanciarono proteste di strada e il caos alla fine del 2013, Prayuth potè lanciare un golpe militare nel maggio 2014 che rovesciò un governo civile eletto.
Mentre elementi reazionari sostennero la presa del potere dei militari, molti cittadini protestarono alle violazioni del governo democratico e alla volontà popolare, e continuano a fare così.
Sono in pochi a credere alle affermazioni di Prayuth di aver preso il potere per portare riforma e riconciliazione.
Tutti gli strumenti legali, dalla costituzione sponsorizzata dalla giunta ai suoi ordini giornalieri, erano fatti per sopprimere l’opposizione politica e consolidare il potere delle eleite e della burocrazia.
I progetti preferiti della giunta, cioè il programma del Pracharat (stato del popolo), sono da un lato una piattaforma populista fatta per convincere la gente. Dall’altro sono strumenti politici designati per portare la spesa pubblica al comprare dei voti in anticipo.
Il programma del Pracharat ha incorporato tutto dal Fondo del Social Welfare ai negozi, ma ora il suo vero volto si mostra nella nascita del Palang Pracharat.
Il partito ha annunciato il suo lancio lo scorso sabato con alla guida quattro ministri. Sono il ministro dell’Industria Uttama Savanayana, che guida il partito, il ministro del commercio Sontirat Sontijirawong, scelto per fare il segretario generale, il ministro della scienza e tecnologia Suvit Maesincee e Kobsak Pootrakool dell’Ufficio del Primo ministro.
Palang Pracharath pensa di proporre il generale Prayuth come primo ministro se si unisce al governo dopo le elezioni generali del prossimo anno.
I quattro ministri sono anche membri fondamentali del comitato di strategia nazionale che ha il compito di dire quale sarà il percorso del paese secondo il piano strategico nazionale ventennale.
I ministri ed il loro sponsor il vice primoministro Somkid Jatusripitak non ci vedono nulla di male nell’aderire al partito per essere eletti mentre allo stesso tempo detengono posti nel governo e in altre agenzia dello stato. Nessuna legge della giunta glielo vieta.
Con gli strumenti legali definiti dalla giunta ed il sostegno dei militari il partito è libero dalle rigide restrizioni che invece legano i suoi rivali.
Mentre gli altri partiti non possono fare campagna elettorale o incontrare i futuri elettori, il Palang Pracharat Party ed il suo potente capo sono liberi di incontrare le persone per conto del governo in carica.
Peggio è che questa campagna elettorale è fatta con i soldi dei cittadini. Gli stessi soldi che finanziano i progetti del Pracharat.
Gli elettori saranno per forza confusi nel sapere da dove viene questa elargizione di stato, un felice stato delle cose per il nuovo partito.
Palang Pracharath rappresenta solo l’ultimissimo abuso di potere da parte dei militari e delle elite dal 2014. Ma potrebbe essere lo strumento attraverso cui estendere il loro potere per decenni futuri.
Se si indicono le prossime elezioni, è difficile vedere come possano essere libere ed eque poiché i giocatori importanti si sono corrotti sin dall’inizio.
Con la morsa applicata dalla elite nella società thailandese la democrazia non ha possibilità di trovarsi una casa qui.
Quello a cui assistiamo ora è l’abuso del governo della legge e di ogni norma democratica al servizio degli interessi della elite.
Questo spettacolo non è altro che una vergogna nazionale.
TheNation