Venerdì 10 settembre le autorità di Singapore hanno detto che il paese entrava in un periodo critico dopo aver registrato 568 nuovi casi di infezioni da Covid-19 dai 76 di due settimane prima.
Le autorità hanno detto di monitorare la situazione e verificare se ci sarà un analogo incremento dei casi di terapia intensiva invitando gli ospedali a riservare posti letto nel caso ci sia bisogno di accrescere le capacità.
Gli ospedali devono dilazionare i casi non urgenti per lasciare libere maggiori capacità.
Singapore ha uno dei tassi maggiori di vaccinazione al mondo visto che si è vaccinato 81% della sua popolazione di 5,7 milioni di abitanti.
La crescita della variante delta ha portato una crescita rapida di infezioni portando a preoccupazioni sulla tenuta del sistema sanitario.
Ci sono 1000 letti di unità di terapia intensiva a disposizione dei pazienti COVID-19 e giovedì scorso erano sette quelli utilizzati mentre altre 631 persone sono ricoverate in ospedale.
Il ministro della sanità Ong YE Kung ha detto che il governo preferiva mantenere la soglia dei 300 pazienti in terapia intensiva perché numeri più alti ponevano i servizi sanitari degli ospedali sotto stress. “E’ la capacità che possiamo gestire”
Il ministro Ong ha detto che il paese vuole comunque portare avanti il piano di trattare il Covid-19 come una malattia endemica piuttosto che tentare di eliminarla completamente.
“Non vogliamo invertire il corso nel nostro piano di transizione” ha detto Ong che aggiunge che ora il problema è monitorare i casi di persone gravemente malate nei prossimi mesi. “Vogliamo andare avanti con il nostro viaggio di transizione ma non corriamo. Stiamo dando risposte in modo attivo, osserviamo e monitoriamo”
Secondo il ministro questa rapida crescita di infezioni non è stata inattesa visto che Singapore ha ripreso molte attività, quanto è giunta prima del previsto. Al momento i dati attesi erano tra i 100 e 200 casi.
Questa fase con queste punte di casi dovute alla variante più trasmissibile è qualcosa che tutti i paesi che provano a convivere col virus devono attraversare.
Per il ministro delle Finanze Lawrence Wong la città non deve cullarsi nel falso senso di sicurezza dovute ai solo sette casi in terapia intensiva, perché “la crescita esponenziale può invertire la situazione nel giro di qualche settimana”.
Anche se in questa fase non si vuole reimporre una serrata a Singapore, non sono neanche escluse altre misure di controllo.
Non sarebbe però neanche saggio andare avanti con ulteriori misure di apertura che “sarebbero del tutto imprudenti da prendere.” secondo il ministro Wong. “crediamo che sia più prudente fare una pausa ora e fare del nostro meglio per rallentare la diffusione”.
Secondo le autorità sebbene il numero dei casi gravi sia basso in ragione dell’alto tasso di vaccinazione e della giovane età delle persone infettate, bisognerà attendere le prossime settimane definite cruciali e guardare la tendenza nelle prossime due o tre settimane delle persone ricoverate in terapia intensiva.
Il ministro Ong ha aggiunto che il numero attuale di casi potrebbe salire fino ai 3200 al giorni prima di affievolirsi. La pandemia tende ad avere da 4 a 5 cicli con un raddoppio ogni 10 giorni. Il 23 agosto erano circa 100 infezioni per crescere a 200 il 3 settembre ed ora si trovano oltre i 400.
Tra le misure da prendere per alleviare il carico sugli ospedali ci sono il permettere che alcuni tipi di pazienti come bambini sui 5 anni possano restare a casa e mandare a casa anche a sette giorni pazienti in cui il carico virale è molto basso; oppure accorciare le misure di quarantena da 14 a 10 giorni.
La risposta del governo a questo aumento di casi ha portato ad una discussione sui media sociali, dove taluni hanno detto che l’alto tasso di vaccinazioni comporta che i casi non sono poi così preoccupanti.
Altri invece hanno criticato il ministro Wong il quale ha sostenuto che per limitare il numero di casi, si devono limitare i raduni sociali ad una volta alla settimana e ad evitare le interazioni sui posti di lavoro.
Ho Ching, moglie del premier di Singapore, ha detto su Facebook che bisogna essere attenti perché Singapore è “sul punto di una esplosione, se non è già scoppiata”
Di fronte alla scelta di non citare il numero di casi non correlati a focolai esistenti nel rapporto giornaliero perché irrilevante per una città che vuole trattare il virus come endemico, Ho Ching ha invece ribadito il bisogno di sapere quanti nodi di contagio compaiono nella comunità e di condividerli.