Viene reintrodotto in pratica il carcere a tempo indefinito senza processo per chi critica l’Islam per evitare discorsi di odio. Ma chi ha agitato l’Islam in chiave politica è proprio Najib ed il suo partito UMNO. A chi giova questa legge?
In ballo ci sta il rischio da parte di Najib, di perdere il potere, giacché il voto popolare è stato già perso nelle elezioni del 2013.
Prendere le distanze dal governo criminale di Najib, Economist
Il primo ministro malese Najib Razak dipinge il suo paese come un modello dell’Islam moderato, una democrazia multiculturale ed un faro della tolleranza. Ha parlato di cancellare le leggi oppressive dell’era coloniale e di favorie un’economia creativa. Nel frattempo i suoi azzeccagarbugli spiegano che il loro capo liberale è l’uomo per sconfiggere le forze reazionarie del suo partito UMNO che non è stato mai lontano dal potere e che ama la clientela e le nefandezze politiche. Obama per una volta ha bevuto la sua storia. E’ stato il primo presidente americano dal 1966 a vedre la Malesia. E lo scorso anno nelle Hawaii ha giocato un po’ a golf con Najib. I due si dice che abbiano fatto amicizia. La Casa Bianca si gongola di “una realzione crescente e calda” tra USA e Malesia.
E’ proprio il momento di sfidare Najib a fare qualcosa sulla differenza crescente tra quello che dice e la sostanza reale. Sul piano economico cresce uno candalo economico sulle connessioni dubbie e i fondi usati male in un fondo di investimento nazionale, 1MDB che Najib lanciò e che ora sopporta 12 miliardi di dollari di debiti. La storia dei diritti umani malesi è persino di maggiore preoccupazione. Tre anni fa Najib cancellò una nota legge dei tempi coloniali, la legge di sicurezza interna, che permetteva una detenzione senza processo per un tempo indefinito. Questa settimana l’ha effettivamente reintrodotta. La nuova legge sulla Prevenzione del Terrorismo permette la detenzione dei sospetti per un tempo non definito. Sebbene sia chiaramente mirata agli Jihadisti, avvocati e gruppi civici sono impressionati per il campo di applicazione. (see article).
Questo si colloca in un progetto. La coalizione che Najib guida usa mezzi leciti e cattivi per tenere giù l’opposizione. Nelle più recenti elezioni del 2013 ha perso il consenso popolare per la prima volta. Eppure si è tenuta al potere grazie ad una manovra sulle circoscrizioni elettorali. Persino dopo quella vittoria dubbia ha continuato a perseguitare il capo carismatico dell’opposizione, Anwar Ibrahim, che a Febbraio fu condannato definitivamente a cinque anni con accuse pretestuose di sodomia. L’accusa americana fu frettolosa.
Nello scorso anno un numero sempre più grande di militanti e figure di opposizione sono state arrestate in base alla legge della Sedizione, un’altra legge coloniale che mirava originariamente a colpire chi era a favore dell’indipendenza. Nabjib, che un tempo promise di cancellarla, pensa ora di rafforzarla con pene più aspre ed una clausola che vieta i discorsi che denigrano l’Islam.
Tra chi è stato arrestato secondo la legge della sedizione ci sono chi si è opposto alla legge de Hudud, pene corporali e capitali tra le quali la lapidazione per adulterio scritta nella legge islamica. Hudud non si applica in Malesia ma gli islamisti del partito di opposizione PAS la vogliono introdurre nello stato del Kelantano del nordest (dove governano). Il governo non ama questa idea ma la sostiene in silenzio in un cinico disegno per allargare la divisione nella coalizione di opposizione del Pakatan Rakyat che è divisa senza la presenza di Anwar.
Incoraggiando gli islamisti il governo attizza le divisioni razziali e religiose in un paese a maggioranza Malay musulmana con grandi minoranze indiane e Cinesi. Nel 1969 scontri razziali sanguinosi riuscirono quasi a dividere la Malesia. Giocare con la politica razziale potrebbe essere disastrosa in questo paese multirazziale. Un modo migliore e più illuminato di accrescere le prospettive del suo partito UMNO sarebbe quello di riparare la propria immagine con le etnie cinesi ed indiana.
Gli amici della Malesia, che finora sono stati evasivi, dovrebbero essere più netti su questa cosa. Dovrebbero condannare la corruzione della Malesia, le sue libertà che vanno decadendo e le sue politiche razziali. Devono chiedere che spariscano la legge della sedizione e la detenzione illimitata.
Finché le cose non migliorano non solo il golf dovrebbe finire fuori dell’agenda ma dovrebbe essere evitata il tanto sperato viaggio a Washington di quest’anno di Najib.