La produzione risicola nel Sud Est Asiatico dipende dal bilancio di soddisfare la domanda crescente, quindi la sicurezza nazionale, e la necessità di ridurre l’emissione dei gas serra, come il Metano
Il bilancio della sostenibilità alimentare e la sicurezza nazionale del Sud Est Asiatico è appesa ad un piccolo chicco bianco.
Il riso è il pane quotidiano di 3 miliardi e mezzo di persone nel mondo e fornisce un quinto delle calorie di cui hanno bisogno. E’ il principale raccolto alimentare in Asia dove ci sono due dei maggiori produttori al mondo Cina e India e i tre maggiori paesi esportatori che sono India, Vietnam e Thailandia.
Ma mentre la domanda crescente si scontra con le minacce ambientali, l’economia della ciotola del riso ha difficoltà a restare sostenibile.
Il Sud Est Asiatico risponde del 40% delle esportazioni totali al mondo di riso e la sua mancanza, dovuta a scarse forniture e a balzi di prezzo, ha portato in passato a disobbedienza civile in paesi come Indonesia e Filippine.
Tuttavia la disponibilità di riso per il commercio di esportazione è tra le più basse degli alimenti fondamentali, meno del 10% della produzione globale annuale ogni anno perché il riso è mangiato laddove è prodotto. Ogni calo di produzione ha un impatto diretto sulla sicurezza alimentare per milioni di persone.
Mentre è fondamentale per la sicurezza alimentare nel Sud Est Asiatico la accresciuta produzione di riso, le preoccupazioni crescenti sull’impatto ambientale dell’aumento delle produzioni crea un dilemma sull’economia del piccolo chicco bianco.
C’è stato un coro recente di preoccupazioni sulle criticità che trova l’adeguatezza della produzione del riso in Asia che vanno dagli affetti a breve del clima ai declini di lungo termine della resa e produzione del piccolo chicco bianco.
La FAO ha detto che la produzione risicola deve crescere di 5 milioni di tonnellate annue per tenersi all’altezza con la richiesta causata dall’aumento della popolazione, dalla continua riduzione di suoli per l’espansione industriale e l’inurbamento e il declino di risorse idriche superficiali, a cui si aggiunge il lavoro nelle campagne che pongono problemi ad un qualunque aumento pianificato della produzione risicola.
Forniture e catene di fornitura sconvolte hanno portato all’inflazione del mercato del riso. In questo millennio l’indice del prezzo del riso della FAO, una misura del cambiamento mensile nei prezzi internazionali del riso è raddoppiato tra il 2000 e il 2020.
Poiché il riso è la principale fonte di calorie per le famiglie povere, ogni prezzo potrebbe avere gravi effetti sulla nutrizione e la salute specie per i bambini. Nei prossimi due anni sono previsti ulteriori aumenti del prezzo del riso. I prezzi alti del grano in India potrebbe anche spingere la gente verso il riso accrescendo così la domanda.
Nel Sud Est Asiatico dove il riso è l’alimento preferito, i prezzi alti del riso costringeranno le famiglie più povere a mangiare di meno.
Avvisaglie sulla produzione risicola
Un rapporto di marzo avvisava che lo status della risiera del Sud Est Asiatico è gravemente minacciata a causa delle forti differenza di resa quando i contadini riescono ad ottenere circa la metà delle rese che dovrebbero ottenere dai loro semi.
Lo studio sottolinea l’urgenza che i produttori di riso della regione facciano qualcosa per ridurre le differenze di rese perché la regione rimanga un grande produttore per paesi dipendenti dalle importazioni come Singapore, Indonesia e Filippine.
Dopo qualche decennio di costante crescita di produzione media di riso del Sud Est Asiatico, ci sono prove della stagnazione della resa in quattro dei sei paesi maggiori produttori della regione che sono Indonesia, Myanmar, Thailandia e Vietnam. E’ improbabile l’espansione di aree coltivate a riso irrigate a causa della mancanza di investimenti in infrastrutture e a causa di preoccupazioni ambientali.
Siccità e alluvioni hanno gravi conseguenza sulla produzione risicola in paesi come Cina e Thailandia. Il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico ha detto che le temperature globali crescenti accresceranno la probabilità di ondate di caldo e alluvioni in Asia e potrebbero sostanzialmente colpire suoli e risorse idriche per la produzione di riso.
Ma non è solo il consumo umano del riso a scuotere il bilancio dell’economia risicola. I future del riso sono stati commerciati a prezzi più alti di sempre a causa della forte domanda nell’industria alimentare animale.
Dall’invasione di febbraio dell’Ucraina da parte della Russia che ha fermato gli invii di riso da entrambi i paesi, il riso è diventata l’alternativa a buon mercato per grano e mais particolarmente in Cina, il maggior mercato alimentare al mondo.
Analoga risposta la si vedrà in altri paesi compresi quelli nel Sud Est Asiatico che allegano pollame, pesce e suini.
Produzione risicola come una grande fonte di gas serra
Accrescere la quantità di riso ha un suo costo ambientale. Aree di produzione intensiva sono simultaneamente aree di grande fonte di gas serra. Crescere più riso porterà inevitabilmente a maggiori emissioni di metano ed ossidi di azoto che contribuiscono molto in termini di gas serra.
Si riconosce che l’agricoltura è una fonte significativa di emissioni di gas serra con un contributo del 18,4% a livello globale a causa degli allevamenti di bestiame e coltivazione di riso.
Per produrre 1 chilo di riso, una risaia dà un contributo di 100 grammi di metano che ha un contributo 25 volte superiore come gas serra a quello del diossido di carbonio.
A livello mondiale il riso è coltivato sia nelle risaie che in condizione di terra secca. La maggioranza delle risaie della regione sono localizzate nelle pianure irrigate dove le piante di riso sono sommerse durante la maggior parte della stagione della crescita. Questo tipo di coltivazione produce la maggior parte delle emissioni di metano, circa il 78% di tutto il metano da riso.
Potenziali risvolti positivi
L’enigma del riso è una complessa miscela di questioni, non tutte cupe e tenebrose.
Mentre il cambiamento climatico e l’interruzione delle catene di fornitura potrebbero crescere di intensità nei prossimi anni, la pandemia da Covid-19 ha riportato l’attenzione sulla insicurezza alimentare come minaccia esistenziale.
Sarà fondamentale nella salvaguardia delle produzioni alimentari il ruolo di tecnologie innovative. La biotecnologia sta usando la modificazione genetica e la modifica dell’espressione del gene per dare agli agricoltori varietà migliori di raccolti e razze di animali che tollerino il cambiamento climatico e pesticidi con una resa intrinsecamente maggiore.
Si usano tecnologie digitali per migliorare la coltivazione dei piccoli proprietari in paesi come Cina, India e Filippine con l’uso di droni, sensori e IOT, internet delle cose: una rete di software e altre tecnologie che connettono oggetti fisici e scambiano dati online.
Ma queste cose dovranno essere accompagnate da politiche di sostegno del settore pubblico, investimenti sufficienti dei privati ed un ambiente che incentivi i contadini a produrre di più.
Sebbene i suoli dedicati al riso in tutta l’Asia diminuiscano, vari sviluppi offrono la speranza che nuove tecniche di coltivazioni possano in parte compensare la perdita di suolo.
Una nuova tecnologia eccitante, che ha le potenzialità di accrescere la fornitura di riso con una diminuzione di emissioni di metano, è quella di crescere il riso in mare con varietà di riso tolleranti al sale. Persino in aree urbane come Singapore sono stati fatti studi pilota che mostrano che si può coltivare e raccogliere riso in coltivazioni verticali che uniscono costruzioni residenziali alte.
La crescita combinata nella disponibilità del riso dallo sviluppo di nuovi ambienti di coltivazione del riso insieme a nuove varietà assistiti dalla tecnologia digitale è tra i tanti approcci integrati per affrontare l’enigma del riso.
Gli investimenti nel riso sono stati visti storicamente come responsabilità del settore pubblico che spesso usava gli investimenti esteri diretti per la costruzione di infrastrutture come l’irrigazione. Di recente i finanziamenti privati sono giunti, accelerati dalla pandemia, nello sviluppo di tecnologie digitali, quali ‘agtech’ e ‘fintech’ per migliorare la produttività e profittabilità della coltivazione del riso.
Ulteriori investimenti privati aiuteranno i produttori di riso a ridurre il loro impatto ambientale e a avere il merito per i loro sforzi migliorando alla fine l’attrattiva della coltivazione di riso come sistema economico di sostentamento.
Paul Teng, GLOBE