Lunedì la Cambogia ha registrato nel paese il quarto decesso per COVID-19 dall’inizio della pandemia globale ed ha chiuso in tutto il paese scuole e luoghi di intrattenimento di fronte ad un intensificarsi della pandemia nel paese.
Il quarto decesso per COVID-19 è un medico di 75 anni in pensione Sderng Chea che era stato ricoverato nell’ospedale dell’Amicizia Khmer Soviet a Phnom Penh per una grave infezione polmonare e morto per complicazioni del COVID-19. Era stato ricoverato già in condizioni critiche.
La portavoce del ministero della sanità cambogiana Or Vandine ha detto che la diffusione da Coronavirus è in crescita e colpisce sia bambini che anziani e che la nuova mutazione rende più difficile il trattamento medico per le persone infettate.
Ha invitato anche a prendere in serie considerazione questa notizia e a lasciar perdere le affermazioni che si tratta di un imbroglio organizzato e a non cadere nella trappola della propaganda dei falsi. “Dobbiamo capire che si tratta di una vita di persona non di uno scherzo…”
Sul conto dei morti in Cambogia comunque il ministero della sanità cambogiana non riconosce la morte di altre tre persone che erano in trattamento per COVID-19 e che sarebbero morte per problemi di cuore e di grave polmonite.
Il primo morto sarebbe stato registrato il giorno 11 marzo, ad un anno esatto da quando l’OMS dichiarò il Coronavirus una pandemia globale.
Finora la Cambogia era rimasta relativamente al sicuro dal virus ed ha registrato il primo record di fati giornalieri una settimana fa con 105 nuovi casi ed un totale di casi di infezione di 1430, quasi il triplo di un mese fa quando fu individuata l’ultimo scoppio epidemico.
Attualmente a lunedì il numero di casi è a 1753 dopo le ultime 73 infezioni con 32 casi nella provincia di Sihanouk, dove sarebbero stati riaperti comunque 3 grandi casinò, e 22 a Phnom Penh.
Sembra che la maggioranza dei casi siano legati ad alcuni eventi di febbraio quando varie persone positive al virus erano scappate dal centro di quarantena dopo che alcune guardie erano state corrotte da alcuni turisti cinesi.
Il governo cambogiano comunque solo il 20 marzo decide di chiudere scuole e centri di intrattenimento del paese, come cinema, teatri e musei.
Sono state chiuse le scuole di tutti gli ordini e gradi ed è stato ordinato di iniziare le lezioni online per impedire la diffusione del virus anche in relazione al fatto che alcune scuole erano legate agli eventi di diffusione di comunità.
Il ministro dell’istruzione ha fatto sapere che gli obiettivi del ministero in questo attuale corso della pandemia sono di continuare a dare l’istruzione agli studenti mentre si partecipa anche alla campagna del governo per riportare sotto controllo la pandemia.
Sono usati a questo fine sia la diffusione televisiva di programmi educativi che le varie app del ministero delle poste e telecomunicazioni, come anche di altre organizzazioni private.
“Non ci sono problemi a questo punto con la capacità delle scuole private ad offrire insegnamento online dal momento che siamo da più di un anno nella pandemia” ha detto Pech Bolen del Federation of Education Services in Cambodia il quale ha aggiunto che le scuole private della sua federazione avrebbero diminuito i costi del 20 o 30% in occasione di questo scoppio pandemico.
Restano aperti i luoghi di lavoro dove si è registrato comunque un aumento di casi nel personale che è costretto a spostarsi, ogni giorno, da e per il luogo di lavoro in camion stracolmi.
Secondo l’analista Seng Sar ora la gente, dopo questi decessi, si fa più vigile nell’osservare le misure di prevenzione.
“Ci sono ancora alcuni cittadini che negano le regole di sicurezza e tengono piccoli raduni. Ma per lo più abbiamo iniziato a vedere che la gente si fa più cauta dopo aver visto quattro persone morire. Spero che tutti quanti diventiamo più cauti”
La Banca Mondiale ha di recente messo in guardia sulla crescita della povertà tra le famiglie dei principali settori chiave della Cambogia, come turismo, costruzioni, commercio, manifattura e prodotti delle confezioni. Nel 2020 l’economia cambogiana si è contratta, dopo quarantanni, del 3,1%.
Sulla Cambogia pesa anche il ritiro parziale delle preferenze commerciali con la UE dopo la revisione del trattato EBA su un quinto delle esportazioni cambogiane in Europa per il valore di quasi un miliardo di euro. I settori ad essere colpiti sono quelli del tessile e delle confezioni che impiegano un milione di lavoratori.
Il parlamento europeo inoltre con una dichiarazione del 11 marzo ha condannato i recenti processi in contumacia contro membri del partito di opposizione ora disciolto CNRP che sono stati condannati il primo di marzo a sentenze che vanno da 20 a 25 anni per aver attentato al rovesciamento del governo.
La UE ha specificato che la condanna in contumacia è avvenuta “perché a loro non era stato permesso di tornare in Cambogia per difendersi dalle accuse”
Secondo la dichiarazione del parlamento europeo la Cambogia intrapreso una serie di azioni repressive che tagliano la partecipazione politica e i diritti elettorali nel paese allontanandosi dal percorso democratico e creando uno stato autoritario”.
La Cambogia è ormai diventata dopo quanto fatto dal partito di Hun Sen negli anni scorsi uno stato a partito unico, dopo le elezioni del 2018 che non erano né giuste né eque.
Il parlamento ha anche invitato a fare delle sanzioni mirate contro i personaggi chiave del regime e delle forze di sicurezza che sono responsabili delle violazioni dei diritti umani.
Questa dichiarazione è vista dal CPP di Hun Sen come un’altra interferenza in più, che non rappresenta il mondo intero, mentre dovrebbe, secondo Sok Ey portavoce del CPP, “pensare a come aiutare la propria gente durante la pandemia piuttosto che provare a risolvere le cose alla Cambogia”