Dopo due dure campagne elettorali tra i rivali politici Joko Jokowi Widodo e Prabowo Subianto, le relazioni tra i loro rispettivi sostenitori si son fatte tese fino agli insulti reciproci.
I sostenitori di Jokowi sono definiti come dei girini spensierati, cebong, perché l’hobby del presidente eletto Jokowi è di catturare ed allevare i girini per poi rilasciarli quando diventano rane nello stagno del palazzo presidenziale di Bogor.
I sostenitori del plurisconfitto Prabowo Subianto sono invece definiti come dei fastidiosi pipistrelli, kampret, per il suono che questa parola ha in comune con l’acronimo della precedente coalizione parlamentare di Subianto, KMP.
Ma nonostante l’opposizione acerrima dei sostenitori dei due rivali politici, la realtà è che le differenze politiche dei due capi politici si stanno restringendo, se non sono già scomparse del tutto.
Con una svolta degli eventi inattesa, Prabowo ha accettato l’offerta di Jowoki di fare da ministro importante nella difesa. L’altro membro del Gerindra Edhy Prabowo ha ricevuto in dono il ruolo di ministro degli affari marittimi e della pesca per sostituire l’amata Susi Pudjiastuti.
Dopo l’elezione di aprile scorso le relazioni tra i due sono state in una fase di disgelo. All’inizio di ottobre Prabowo e Jokowi hanno tenuto un incontro ravvicinato al palazzo presidenziale di Giacarta al termine del quale hanno tenuto una foto allegra di fronte ai media. A luglio Prabowo incontrò Jokowi nel nuovo sistema di trasporto di massa rapido a Giacarta e visitò Megawati Sukarnoputri, figlia del padre dell’Indonesia e capo del PDIP, nella sua residenza privata.
Questi incontri furono salutati come positivi perché si ripromettevano di allentare le tensioni sorte durante la campagna elettorale.
Questa alleanza in itinere cosa dice delle differenze politiche tra i presunti rivali per non parlare del sistema dei controlli che una opposizione attiva deve garantire? E perché dividere gli elettori se i due capi politici poi finiscono per lavorare fianco a fianco?
Infatti ci sono state significative similarità politiche tra Prabowo e Jokowi che molti osservatori non hanno colto, intenti come erano ad osservare l’animosità tra gli elettori.
Sono tre gli elementi che uniscono i due campi.
Il primo elemento è che entrambi provengono dalla stessa fonte politica perché operano all’interno di relazioni di potere oligarchiche che continuano a definire la politica indonesiana.
Secondo elemento le due fazioni politiche sono illiberali allo stesso modo nelle loro tendenze politiche.
Terzo elemento si affidano entrambi sulla politica reazionaria e la propaganda per dividere e conquistare l’elettorato.
Il volto familiare dell’oligarchia
Nell’era del dopo Ordine Nuovo di Suharto, l’Indonesia deve ancora fuggire dalla morsa delle alleanze predatorie negli affari e in politica che sono riusciti ad adattare, e mantenere il controllo sulla sfera politica dal periodo di Suharto presidente.
La candidatura di Jokowi a presidente nel 2014 fu vista come un esperimento di allontanamento da questo percorso a causa del suo retroterra di figura lontana dalla elite militare e politica. Ma negli scorsi cinque anni della prima presidenza di Jokowi, la sua amministrazione non è riuscita ad realizzare la sua attesa agenda progressista e sembra invece che sia stato catturata dalla elite
Nell’elezione presidenziale di quest’anno entrambe le coppie contendenti alle elezioni presidenziali, Jokowi e Ma’ruf Amin contro Prabowo e Sandiaga Uno, erano sostenute da alleanze dell’era del Ordne Nuovo, elite di partito e conglomerati come anche elementi degli affari della famiglia di Suharto.
Tra gli interessi economici di questa coorte ci sono progetti corruttori nel settore minerario e progetti statali, che secondo molti contribuiscono alla distruzione ambientale e ai livelli alti di diseguaglianza economica.
Le forze riformiste liberali non sono riuscite ad avere un peso nella sfera politica e le alleanze oligarchiche hanno mantenuto la loro influenza sulla politica indonesiana.
Democrazia illiberale contro riforma liberale
I riformisti liberali promuovono un’agenda di rafforzamento della trasparenza delle relazioni di potere, protezione dei diritti e libertà civili e politici ed una garanzia di uguaglianza di fronte alla legge, il tipo di cambiamenti che possono mettere a nudo le pratiche oligarchiche e il saccheggio delle risorse dello stato.
Sorprende poco allora che le politiche illiberali siano diventate il carattere dominante delle fazioni oligarchiche che lottano per mantenersi al potere nell’era del dopo Ordine Nuovo.
Una manifestazione di ciò la si può ritrovare nel caso di un contadino Budi Pego del villaggio Tumpang Pitu nel distretto Banyuwangi di Giava Orientale che insieme alla sua comunità provò a denunciare l’estrazione illegale di oro nella sua zona. L’operazione era legata a varie fazioni oligarchiche della elite politica e di affari. Budi divenne dopo una vittima dello stigma politico, fu definito comunista dalle autorità dello stato e si trovò incriminato secondo la sicurezza dello stato. Nessuno dei due campi venne in sua difesa.
E’ interessante che in un dibattito televisivo prima delle elezioni presidenziali né Jokowi né Prabowo mostrarono fermezza di fronte alle questioni ambientali compresa la proposta espansione delle aree destinate ad estrazione mineraria, nonostante i rischi conosciuti delle violazioni legali ed ambientali e la potenzialità di altre forme di corruzione.
La distrazione della politica reazionaria
Un’altra similarità tra i due è il loro uso della politica reazionaria, elemento alquanto insidioso perché le loro posizioni sembrano apparentemente molto differenti anche se usano la stessa tattica politica.
La politica reazionaria, definita secondo Corey Robin, è uno stile politico che rende prioritario l’armonia sociale e l’ordine sociale gerarchico, e rigetta ogni lotta politica per l’eguaglianza sociale e la libertà politica. In Indonesia questo stile è stato usato anche nell’era post autoritaria come eredità dell’Odine Nuovo di Suharto a sostegno delle fazioni oligarchiche che non vogliono un controllo o supervisione al loro accesso al potere e alla ricchezza.
Le elezioni di quest’anno sono state segnate da una battaglia dell’aria orchestrata di propaganda di politica reazionaria, assorbita con vigore dai seguaci dei due candidati.
L’agenda dei pipistrelli fastidiosi era piena di anticomunismo, anticinese che prendeva di mira gli indonesiani di etnia cinese e distingueva i nativi dai non nativi dell’Indonesia. Abdul Somad, sostenitore di Prabowo e conosciuto religioso islamista, in un sermone su Youtube accusava i 200 candidati nelle elezioni legislative di condividere un passato comunista del partito comunista indonesiano, PKI, ed esaltava uno scontro tra il PKI e Pancasila, ideologia nazionale indonesiana
Il gruppo dei girini rispondevano con un discorso sulla minaccia di radicalismo tra coalizione e sostenitori di Prabowo. I Media alleati di Jokowi mettevano in guardia sull’aspirazione a creare un califfato islamico e l’infiltrazione da parte del HTI, islamisti messi fuori legge in Indonesia, e del ISIS nella politica nazionale includendo il partito PKS di ispirazione islamica che partecipava alla precedente coalizione di Prabowo.
Restava assente nella lotta tra i due campi, ma discussa da militanti critici di un gruppo di non allineati o non votanti, è una qualunque agenda progressista o liberale che potesse oscurare la tattica reazionaria usata dai capi politici per manipolare la gente.
Fnché le fazioni oligarchiche manterranno i controllo sulla politica nazionale, le speranze di un’agenda liberale riformista resteranno ferme.
Vecchi poteri e nuove facce
Da questa prospettiva non sorprende che Jokowi e Prabowo abbiano deciso di coalizzarsi.
Gli analisti che indicavano prima che la riconciliazione era impossibile tra i due campi opposti non ha riconosciuto le similarità politiche che continuano ad unire i due e l’assenza di differenze politiche sostanziali.
I pipistrelli ed i girini forse continueranno a combattersi sui media sociali ma le forze oligarchiche che hanno orchestrato il loro conflitto continueranno a crescere più forti in ricchezza e potere.
Airlangga Pribadi Kusman, Indonesia at Melbourne