La zona economica speciale del Myanmar di Yatai Shwe Kokko è stata propagandata come uno strumento per accelerare la crescita economica e dare benefici materiali alle comunità locali, al pari di altre centinaia di aree della Regione del Mekong individuate come zone di sviluppo.
Ma questo progetto di sviluppo immobiliare del valore di 15 miliardi di dollari, localizzato lungo il fiume Thaungyin nello stato sudorientale Kayin, è diventato famoso negli ultimi mesi per essere una fortezza di attività illecite, secondo un rapporto pubblicato da C4ADS americano che studia le reti di crimine organizzato transnazionale.
L’area chiamata Shwe Kokko New City fu fondata dalla Yatai International Holding Group insieme alla Chit Lin Myaing Company di proprietà della Border Guard Force (BGF) dello stato Kayin, una forza paramilitare alleata con i militari birmani. Questa include la Yatai Shwe Kokko SEZ birmana.
Ma l’area è diventata un centro di attività illecite a causa della cattiva legislazione nazionale, della diffusione delle responsabilità ed una mancanza di piani di sviluppo. Così si legge sul rapporto dal titolo “Zoned Out: A Comprehensive Impact Evaluation of Mekong Economic Development Zones.” (Distratto: una valutazione approfondita dell’impatto delle Zone Economiche di Sviluppo del Mekong).
Sono 110 le zone economiche di sviluppo con capitali stranieri investiti, identificate dallo studio nella regione del Mekong, di cui 40 in Cambogia, 15 in Laos, 20 in Myanmar, 16 in Thailandia e 19 in Vietnam. Lo studio ha fatto uso di informazioni pubbliche per valutarle in termini di sviluppo economico, attività illecite e geopolitiche.
Per valutarne l’impatto delle ZES, i ricercatori hanno esaminato sia indicatori quantitativi derivati da dati di localizzazione di telefonini, da individuazione di cambiamenti nelle immagini satellitari e dati di luce notturna insieme alla ricerca qualitativa sulle attività illecite e tendenze geopolitiche.
A causa della forte correlazione tra dati di luce notturna e l’attività economica, i ricercatori hanno misurato la luminosità notturna nelle ZES per valutare in modo appropriato l’andamento economico relativo delle zone. Hanno anche usato informazioni ricavabili da rapporti pubblici che dettagliavano le attività illegali come corruzione, degrado ambientale, conflitti di terra, traffico di droga e di fauna selvatica.
Shwe Kokko non è l’unico esempio di una ZES che ha preso altre strade. Lo studio ha trovato che mentre la creazione delle zone accelera lo sviluppo, le ZES stesse possono facilitare conseguenze avverse che minano i benefici di crescita economica.
I ricercatori hanno anche trovato che l’accesso limitato dei dati delle ZES della zona del Mekong può colpire governi e comunità locali, e che la collaborazione tra le varie parti dal governo, alle organizzazioni di base, al settore privato e alla società civile, accrescerà la trasparenza e migliorerà l’accordo tra obiettivi e risultati finali.
“Senza una gestione appropriata le SEZ possono servire come territorio di vari tipi di attività illecite transnazionali e macchinazioni geopolitiche. A complicare ancor di più la situazione è la ristrettezza di dati accessibili che lascia osservatori e politici a dibattersi per trarre conclusioni informate sugli effetti delle Zone Economiche di Sviluppo”
Mancanza di vigilanza regolamentare
Nel caso della Prima ZES di Shwe Kokko, i committenti ricevettero si dice una locazione del terreno di 70 anni estensibili fino a 99 anni, in violazione della legge del Myanmar che limita i termini del fitto per le ZES ufficiali a 50 anni. Poi il BGF confiscò la terra per il sito imbrogliando però i residenti che ricevettero metà della somma ricercata.
Una mancanza di vigilanza regolamentare ha permesso le confische di terra illegale insieme alle attività della mala cinese una volta che il progetto aveva costruito casinò illegali, riciclaggio di denaro e degrado ambientale.
Fa notare il rapporto che She Kailun, il presidente nato in Cina della Yatai International, aveva una precedente condanna per aver diretto un affare di lotterie illegali del valore di quasi 300 milioni di dollari.
In risposta il governo civile del Myanmar a gennaio promise di affrontare le presunte attività illegali tra cui la confisca dei terreni, le attività illecite e i dubbi della gente sull’impatto dei casinò
Il governo attaccò anche i gruppi criminali cinesi nell’area e chiese che i militari applicassero la legge a Shwe Kokko. Quando i militari del Myanmar rovesciarono il governo eletto è diventato poco chiaro cosa accadrà a Shwe Kokko.
“Un insieme di ambiguità di leggi, di intervento limitato del governo ospitante e cattiva gestione della zona hanno creato numerosi effetti indotti negativi a Shwe Kokko come la maggiore attività criminale, minore potere geopolitico e degrado ambientale, mentre non si danno i guadagni economici per la stessa regione” si legge nel rapporto.
Aung Naing Oo, il ministro degli investimenti e delle relazioni economiche estere della giunta militare, ha detto a RFA che il Comitato degli Investimenti del Myanmar aveva esaminato e approvato il progetto di Shwe Kokko durante il precedente governo civile ma determinò che lo scopo del progetto è di gran lunga maggiore della proposta originale.
“Allora ricontrollammo il progetto ed abbiamo ordinato di fermare quelle attività economiche non incluse nel progetto originario” ha detto. “Poiché il progetto era molto più vasto e c’erano altre questioni come l’uso del suolo, ordinammo il fermo del progetto sin dal precedente governo. Fu ordinato loro di fare solo quello che era stato approvato”
“Le attività non incluse nelle proposte erano di costruzione di hotel” ha detto Aung Naing Oo. “Chiedemmo loro di fermarsi e l’ordine è rimasto lo stesso … Li abbiamo sorvegliati da vicino sulla sospensione”
Il rapporto spiega altri casi in differenti zone infestate da attività illecite, quali la ZES di Boten in Laos, dove fiorisce la vendita illegale di fauna selvatica come i pangolini a rischio di estinzione, e la ZES del Triangolo D’Oro anche in Laos, un centro per le droghe illegali e il traffico di animali selvatici.
Un membro del Dipartimento di Controllo della ZES del ministero della pianificazione del Laos ha detto a RFA di non poter dire nulla se ci siano attività illecite nelle ZES di Boten e del Triangolo D’Oro.
La Cina ha usato la propria influenza
La ZES di Sihanoukville che fa parte della BRI cinese ha avuto un alto tasso di criminalità tra i tanti fattori, secondo il rapporto.
“L’iniziativa cinese BRI promette benefici alle comunità locali. Nel caso della ZES di Sihanoukville invece lo sviluppo è stato fortemente minato dai tassi crescenti di criminalità, fitti in crescita, infrastrutture sopraffatte e soppressione della cultura locale nella città di Sihanoukville” si legge nel rapporto.
“La Cina ha presumibilmente usato la propria influenza per fare pressione sulla Cambogia per vietare il gioco d’azzardo online nel quadro di una campagna più vasta contro il gioco d’azzardo in Cina. Questo divieto ha ulteriormente colpito Sihanoukville devastando l’economia locale del gioco e costringendo migliaia di persone a lasciare la città” …
Per migliorare gli impatti delle SEZ sulla regione del Mekong, i ricercatori raccomandano lo sviluppo di archivi aperti e centralizzati di informazione sulle ZES, l’uso di tecnologie nuove come la cattura della luce notturna, immagini satellitari e machine learning per creare processi di monitoraggio e la formazione di task force interdisciplinari di settori differenti per affrontare gli impatti negativi.
“Con la collaborazione e le analisi guidate da dati i governi ospitanti possono assicurarsi che le ZES servano ai bisogni dell’economia del paese ospitante e alla popolazione locale” dice il rapporto.
Rossean Gerin, RFA