Sul pavimento di una piccola stanza nuda se non per uno scolapiatti e per una massa di coperte che sostituiscono un materasso, siedono due sorelle. Una taglia le verdure mentre l’altra seduta alle sue spalle si pettina i capelli.
Sono due lavoratrici del settore dell’abbigliamento, ma nessuna delle due ha mai sentito parlare dell’EBA, accordo commerciale della Cambogia con l’Unione Europea “tutto fuorché le armi”.
“L’impresa non ci ha mai detto nulla di questa cosa. Nelle trattative ci chiedono solo di lavorare sodo e bene” dice una di loro.
EBA è un accordo commerciale con preferenze che permette alla Cambogia di esportare beni differenti dalle armi in Europa senza dazi e tariffe. L’ accordo commerciale è in pericolo perché l’Europa accusa il governo cambogiano di violare i diritti umani. La UE ha condannato l’arresto del 2017 del capo dell’opposizione Kem Sokha e la dissoluzione del suo partito, CNRP. Kem è accusato di aver pianificato l’abbattimento del governo in cospirazione con un governo straniero.
Le sorelle dicono che mantengono per loro il denaro per mangiare e pagare l’affitto e mandano il resto del loro guadagno alla famiglia che vive nella provincia. Se dovessero perdere il lavoro, temono che saranno costrette ad emigrare esponendosi a maggiori rischi ed abusi.
Loro comunque possono fare ben poco su ciò che accadrà. La perdita delle corsie preferenziali del EBA colpirà principalmente l’industria della confezione che dà lavoro ad 800 mila cambogiani e ci attendono di conseguenza licenziamenti di massa.
Il periodo di indagine di sei mesi della UE sui presunti abusi di diritti umani è iniziato a febbraio e finisce ad agosto. Molti osservatori si attendevano dei toni conciliatori del primo ministro ed una qualche concessione per preservare l’ accordo commerciale. Invece Hun Sen ha accusato la UE di provare a tenere il paese in ostaggio.
Sostituire EBA?
Hun Sen dice di non avere preoccupazioni sulla possibile perdita delle preferenze EBA e che la Cna aiuterà a mitigare le perdite economiche. Dice anche che accordi bilaterali con i paesi europei possano sostituire l’accordo.
L’analisti Fei Xue dell’Economist dice comunque che sarà difficile compensare le perdite derivanti dalla fine dell’accordo EBA.
“Le esportazioni cambogiane in Europa erano a 4,2 miliardi di dollari nel 2018 mentre verso la Cina solo 983 milioni di dollari” scrive ad AJ. Inoltre i paesi europei non possono fare accordi al di fuori del blocco ed anche se potessero, non sarebbe lo stesso, secondo Fei Xue.
“Lo schema EBA della UE garantisce accesso libero da tariffe al 99% delle esportazioni cambogiane al mercato unico. E’ improbabile che gli accordi bilaterali possano raggiungere lo stesso grado di copertura”
L’analista nota anche che gli USA pensano di cancellare un accordo simile con la Cambogia e che la guerra commerciale USA Cina peggiorerà ulteriormente le relazioni con la Cambogia.
“La crescita della guerra commerciale sin dal 2018 ha contribuito alla crescita nelle esportazioni cambogiane negli USA, alcune delle quali sono forse esportazioni cinesi che aggirano le tariffe sui beni cinesi. Insieme alle preoccupazioni USA sui legami economici e militari crescenti tra Cambogia e Cina, questo certamente cambierà la valutazione degli USA sei benefici di commercio alla Cambogia”
Tensioni che crescono
Mentre i membri della comunità industriale cambogiana provano a impedire il ritiro dello status della Cambogia dal EBA, i gruppi politici indicano le ragioni per ci l’accordo commerciale potrebbe finire presto.
Il GMAC, associazione manifatturiera della confezione della Cambogia, ha fatto appello di grazia alla UE.
“Una sospensione dei benefici EBA per il nostro settore porterà a grandi perdite di posti di lavoro nel settore delle confezioni, delle scarpe e dei beni di viaggio e non serviranno agli obiettivi del programma EBA di eliminare la povertà e dello sviluppo sostenibile” si legge sulla dichiarazione del 12 agosto del GMAC.
Miguel Chanco del Pantheon Macroeconomics definisce maledetto una caduta nel settore delle confezioni. E mentre gli investimenti infrastrutturali cinesi potrebbero addolcire il colpo, Chanco crede che l’influenza economica di Pechino non assorbirà l’eccesso di forza lavoro che potrebbe portare ad una crescita forte nella disoccupazione.
Nel frattempo il CNRP ha condannato la continuata “oppressione politica e persecuzione del governo”.
Ad aprile un membro del CNRP, Tith Rorn, è morto in carcere in circostanze misteriose. Il prossimo mese sono stati convocati dalla polizia 140 membri e sostenitori del disciolto CNRP per le loro presunte attività di partito. A luglio Kong Raiya è stato arrestato durante una dimostrazione.
“In termini di protezione dei diritti umani è stato fatto molto molto poco” ha detto Mu Sochua vicepresidente del CNRP in esilio.
Essa sostiene che il primo ministro prende tempo e potrebbe aspettare all’ultimo minuto per fare concessioni forti come il rilascio di Kem Sokha senza però accettare una vera riforma.
“Vuole abusare dei diritti umani finché può” ha detto in una intervista Mu Sochua.
La decisione finale sul EBA della UE sarà presa a febbraio 2020.
Il primo ministro Hun Sen spesso lamenta che la comunità internazionale pone alla Cambogia standard più alti mentre altri paesi hanno relazioni positive con la UE nonostante commettano simili violazioni dei diritti.
Chanco dice che porre dubbi su queste discrepanze sia legittimo.
“Credo che la Cambogia sia l’esempio meno costoso da fare alle altre nazioni della regione a causa della minore grandezza della sua economia”
Alla Cambogia forse sono chiesti standard maggiori perché la comunità internazionale ha speso tantissimo tempo e denaro per incoraggiare riforme democratiche interne.
Astrid Noren-Nilsson, politologa dedicata alla Cambogia, dice che la UE ha scommesso sulla pressione economica ma con piccoli successi.
“Le sanzioni economiche tendono a non essere efficaci, ma in questo caso si sentiva che la situazione era abbastanza volatile da permettere la minaccia” dice la politologa. “Il migliore risultato che la UE possa attendersi erano concessioni minori, ma ora queste prospettive sembrano scemare”
Di particolare preoccupazione del governo è la propensione del settore a scendere in strada con manifestazioni di massa come quelle del 2013 e 2014, condotte dal CNRP e dai lavoratori delle confezioni, che bloccarono il paese.
Pang Sineng che ha lavorato per dieci anni nel settore dice di sperare nel ritiro del EBA. Suo fratello, un sostenitore del CNRP, fu arrestato nelle manifestazioni di quegli anni.
“Parliamo molto di EBA e siamo preoccupati per i nostri salari e la qualità della vita. Ma speriamo che possa portare a qualche cambiamento”.
Andrew Nachemson e Yon Sineat, Al Jazeera.