Nuove droghe si affacciano e minacciano la regione. Da mesi i residenti di una ricca area di Pattaya, una cittadina di mare poco distante da Bangkok in Thailandia, pensavano che i tre uomini stranieri che vivevano in una lussuosa villa vicina dirigevano un’impresa di import export, poiché, come sostenuto da qualcuno, persone dall’aria di imprenditori entravano ed uscivano per tutto il giorno.
Ma non era il genere di affari che gli abitanti pensavano che fosse, come hanno poi appreso quando la villa è diventata l’obiettivo di una delle lotte alla droga mai fatte prima a Novembre. La polizia ha sequestrato pillole di anfetamina del valore di oltre 10 milioni di dollari e tutto l’equipaggiamento per la produzione di droga durante una perquisizione all’alba nella villa ed in un vicino deposito. Due uomini sono stati arrestati insieme ad un chimico. Erano tutti nazionali iraniani e sono stati accusati di produzione e distribuzione di anfetamine.
Giorni prima la polizia aveva sequestrato una simile quantità di anfetamine o di droghe stimolanti in altre tre occasioni in tre giorni consecutivi. La serie di arresti e perquisizioni ha raccolto più droghe illecite in dieci giorni di quante ne furono sequestrate in mesi nella rinnovata guerra alla droga thailandese.
Queste campagne di lotta alla droga echeggiano quelle degli altri paesi asiatici che provano a reprimere il commercio delle droghe sintetiche, raccogliendo così gli avvisi delle agenzie di polizia secondo cui l’uso e la produzione delle anfetamine, specie la metanfetamina o quella definita come Shabu shabu, che sta diventando una grande sfida in Asia.
Secondo un rapporto dellONU i sequestri di questa metanfetamina sono cresciuti del 23 % nel 2011 fino a 8,8 tonnellate in tutta l’Asia, mentre quelle di pillole di metanfetamina sono cresciute di cinque volte riflettendo così la diffusione e l’uso.
Un fattoe importante è stato il cambiamento intrapreso dai commercianti internazionali, specie in Africa Occidentale, di commerciare gli stimolanti tipo anfetamina (ATS) oltre alle classiche eroina, cocaina e cannabis. Un altro fattore era l’accresciuto standard asiatico di produttività e benessere: “L’uso di stimolanti tra contadini, lavoratori, lavoratrici del sesso e persino tassisti non è solo una forma di sollievo da una giornata di lavoro quanto l’opportunità di lavorare di più e guadagnare di più.” secondo un esperto occidentale.
Tali sostanze sintetiche sono divenute le droghe più importanti in 13 dei 15 stati dell’Asia Pacifico legati dal trattato di UNODC. L’uso delle droghe AST si è accresciuto in 11 su 15 paesi nell’Asia del sudest e dell’est nel 2011; l’uso delle pillole di metanfetamina è diventata estremamente popolare in tutti e sei i paesi della subregione del Grande Mekong, vale a dire Cambogia, Thailandia, Cina, Laos, Birmania, Vietnam, Laos.
E’ anche in crescita l’uso della cocaina che in Asia, per il suo costo relativamente alto, era meno popolare considerati i sequestri fatti in Cambogia, Hong Kong, Filippine e Vietnam. Di primaria importanza la possibilità di trovare ed usare metanfetamina e lo shabu è diventata la preoccupazione principale della sicurezza e salute in Asia.
Secondo il rapporto dell’UNODC la fonte principale delle ATS resta la Birmania specie per le pillole di metanfetamina e lo shabu. Anche Cina, Cambogia, Indonesia, Malesia e Filippine sono anche buoni produttori di Shabu Shabu. Nel 2011 i sequestri di Shabu Shabu hanno raggiunto quasi le nove tonnellate la cui metà appartiene alla Cina mentre gli altri paesi hanno avuto sequestri per una tonnellata per ciascuno.
In Thailandia l’uso crescente delle ATS mettono in luce il ruolo crescente di trasbordo e centro di produzione oltre che uno dei mercati migliori della regione per metanfetamine. Mentre i prezzi sono bassi se paragonati alla cocaina ed eroina, le quantità se messe a confronto con le altre droghe sono incredibili.
Nei primi mesi del 2012 soltanto sono stati sequestrati 50 milioni di pillole di ATS, più di quante sequestrate nel 2011. I sequestri di Shabu Shabu sono cresciute del 75% dal 2011 quando furono sequestrati 1,2 tonnellate di shabu e nel 2010 erano 706 chili soltanto.
“In Thailandia una pillola costa da 7 a dieci dollari, ma gli utenti esperti ne comprano molte di più ricavando un prezzo che scende ad almeno un quarto. Le pillole di metanfetamina sembrano non incontrare più il favore dei club esclusivi del paese. Forse per lo stigma dell’uso associato con le classi più povere, ma forse perché si comincia a trovare una qualità più costosa ma anche più pura.”
Nello sforzo di spingere il mercato e di crearne altri, gli spacciatori regalano campioni di Shabu a chi compra le pillole di metamfetamina. “Sembra una tattica efficace se si guarda alle cifre sequestrate: 48 chilogrammi nel 2007 contro 1,2 tonnellate del 2011, e gli arresti relazionati alla droga dello shabu sono in crescita. Il prezzo medio dello Shabu varia attorno a 100 dollari al grammo sebbene spesso si trova in giro in quantità piccole del valore fino a 4 dollari. Lo shabu è vista come una droga da classi agiate e con più fascino rispetto alle classiche pillole, mentre la cocaina comincia a diventare popolare specie tra chi può permettersela. Un grande pericolo per tutta l’Asia.”