Mentre continuano le piccole manifestazioni con poche centinaia di persone in piazza, continuano gli arresti in tutto il paese, le convocazioni di giornalisti, intellettuali e di tutte quelle persone che sono ritenute pericolose per la giunta militare.
Prachatai mette giù la lista dei giornali interessati direttamente:
“Il Consiglio Nazionale per la Pace e l’Ordine (NCPO) ha ‘invitato’ gli editori dei giornali di 18 giornali locali incluso il più forte Thairath, per un ‘colloquio’ domenica alle 2 PM presso la sede dell’Army Club. Tutti tranne il Bangkok Post scrivono in Thai. L’altro di lingua inglese The Nation non è nella lista ma sabato il giornalista Pravit Rojanaphruk è stato chiamato ad incontrare i golpisti per domani domenica. La lista segue in ordine alfabetico thailandese:
1 Krungthepturakij (Bangkok Biz News) 2 Khaosod, 3 Kom Chad Luek, 4 Daily News,
5 Thairath, 6 Thaipost, 7 Neawnaa, 8 Ban Muang, 9 Bangkok Post, 10 Bangkok Today,
11 Prachachat Turakit, 12 ASTV-Manager, 13 Pim Thai, 14 Than Setthakit, 15 Post Today
16 Matichon, 17 Lok Wanni (World Today), 18 Siam Rath.”
Il Prachatai conta che finora sono stati chiusi almeno cento URL o siti internet dalla giunta militare che inoltre chiede ai fornitori di accesso ad internet collaborazione affinché gli ordini della giunta siano eseguiti ed applicati.
In strada si sono registrati tre arresti oggi a Chang Mai mentre una ventina di persone sono state fermate a Kohn Kaen. A Bangkok attorno al Victory Monument si sono radunate centinaia di persone ed è stata fermata per breve tempo una persona poi rilasciata. Sarebbe stato arrestato a Chang Mai anche il figlio di Thaksin, Panthongtae, trasportato poi a Bangkok.
Dal Bangkokpost
I golpisti hanno congelato le proprietà e i conti bancari di Charupong Ruangsuwan e Chaturon Chaisang, due ministri e membri del Puea Thai, che si sono rifiutati di presentarsi presso i golpisti. Il primo era ministro degli interni, mentre il secondo era ministro dell’istruzione. Dei due sono state chieste le movimentazioni bancarie dell’ultimo mese….
Con un altro ordine è stato spostato il capo del SPBAC Thawee Sodsong presso l’Ufficio del Primo Ministro, dopo che una serie di bombe hanno colpito le province del meridione thailandese Pattani e Narathiwat e uno scontro a fuoco in una base militare di Pattani.
In un articolo dell‘agenzia AFP si legge:
“La giunta militare thailandese ha detto sabato di aver sciolto il Senato e posto tutte l’autorità legislativa nelle mani del comandante delle forze armate, stringendo la morsa in modo drammatico dopo il golpe che la ha acceso le proteste a Bangkok e attirato la condanna internazionale.
Il regime ha anche confermato la detenzione dell’ex premier Yingluck Shinawatra e di centinaia di membri del governo che saranno tenuti per una settimana dal momento che sono potenziali opponenti al golpe.
“Il senato è sciolto. La responsabilità per tutte le leggi che necessitano di approvazione del parlamento o del senato saranno assunte dal capo della giunta” diceva il bollettino delle forze armate alla TV.
Sono 19 i colpi di stato tentati o fatti che hanno scosso la fragile democrazia thailandese dal 1932. Gli analisti hanno definito gli sviluppi di Sabato come un segno orrendo che la giunta guidata dal capo delle forze armate Prayuth Chanocha potrebbe stare al lavoro per una presa del potere pervasiva e di lungo termine, mentre in precedenza aveva affermato che il Senato sarebbe stato mantenuto.
Proteste sporadiche sono scoppiate a Bangkok per il secondo giorno con centinaia di manifestanti che hanno sfidato il divieto di assembramento per denunciare il golpe facendo eco alle richieste di Washington, dell’EU e di altre nazioni al ripristino del governo civile.
Prayuth prese il potere giovedì dopo che le forze antigovernative avevano lanciato per mesi una campagna, segnata da morti nelle strade, per cacciare i capi civili del paese. Le libertà civili sono state represse, sono state imposte restrizioni ai media, abrogata gran parte della costituzione e chiuse le manifestazioni rivali di tutti gli schieramenti politici nella capitale.
Gli analisti politici considerano il golpe come parte di uno sforzo di sempre dell’elite di base a Bangkok, alleata alla monarchia e ai militari, di eliminare il dominio politico di Thaksin Shinawatra, fratello dell’ex premier Yingluck….
I militari hanno detto che Prayuth ha inviato una lettera al Re sulla sua presa del potere. Il monarca Bhumibol infonde grande rispetto tra i suoi sudditi e la sua benedizione è sempre ricercata tradizionalmente per legittimare i ricorrenti colpi di stato della Thailandia. I militari hanno detto che il re ha “riconosciuto” la lettera di Prayuth, ma non hanno descritto la risposta come un sostegno reale. Per altro il palazzo deve ancora emettere una dichiarazione sulla crisi.
Per il ricercatore Thailandese presso l’università giapponese di Kyoto il fatto che i generali abbiano assunto l’autorità legislativa indica che si profila “un autoritarismo completo o dispotismo militare”.
“Prendendo il controllo completo dell’esecutivo, legislativo e del giudiziario, ed ora del Senato, questo mostra che i militari si stanno sistemando come sovrani” ha detto Pavin.
Nel primo incontro con i media dal golpe, hanno detto i militari che Yingluck e le altre figure importanti sono state arrestati secondo un articolo della legge marziale del 1914 che permette la detenzione fino a 7 giorni senza accusa. Non si sa se i generali stiano preparando accuse ma i militari hanno assicurato che i detenuti non sono in pericolo.
“Yingluck è in detenzione e sta bene” ha detto il generale Thirachai Nakwanich del comando per la Thailandia Centrale alla AFP e si troverebbe da qualche parte nelle baracche dei militari a Bangkok.
Il coprifuoco notturno imposto dalla giunta ha messo un po’ giù i distretti turistici della capitale dando un altro colpo di freni all’industria turistica già colpita dalla crisi politica.
Washington che ha guidato la critica al golpe ha preso i primi passi concreti sospendendo l’assistenza militare agli alleati che ammonta per altro ad un terzo degli aiuti alla Thailandia. Si considerano altri tagli ulteriori.
La costituzione attuale, per altro sospesa, fu fatta dopo il golpe del 2006 per tagliare le gambe all’influenza elettorale di Thaksin. “Questa volta i cambiamenti costituzionali saranno più completi” dice Paul Chambers secondo cui le misure prossime potrebbero includere “un riordino delle circoscrizioni elettorali, maggior potere al sistema giudiziario ed infine, ancora più foscamente, maggior potere garantito alle forze armate.
Le forze anti Thaksin che accusano l’amministrazione di Yingluck di corruzione hanno lanciato mesi di proteste mortali per Bangkok con la morte di 28 persone e con lo sviluppo di dimostrazioni delle magliette rosse, legate a Thaksin.
Le tensioni sono cresciute a spirale a maggio quando una sentenza della corte in modo controverso ha tolto a Yingluck il potere creando le premesse per un golpe. Le magliette rosse in precedenza avevano messo in guardia che un golpe potrebbe scatenare una guerra civile ma al momento non esiste una risposta chiara.
Comunque per il secondo giorno si sono radunati in due località differenti molti manifestanti per manifestare contro la giunta. “Ho il diritto a votare e voglio chiarire che non mi possono derubare del diritto con un golpe” ha detto una guida turistica, Piti. I manifestanti hanno detto chiaramente di non essere delle Magliette Rosse.
Finora non sono stati riportati grandi scontri, ma si sono notate molte persone arrestate.