Il Consiglio di Sicurezza nazionale thailandese ha rivelato che per la fine di ottobre è previsto un altro giro di incontri per i colloqui di pace per il profondo meridione thailandese.
In quegli incontri sarà dominante il tema delle richieste poste dal BRN, Barisan Revolusi Nasional, il principale gruppo separatista Malay Musulmano e gli attacchi durante il mese sacro del Ramadan. Nel frattempo il generale Prayuth Chanochoa, capo delle forze armate thailandesi, si è già espresso chiaramente sulla possibilità di una zona amministrativa speciale per le province colpite dall’insorgenza, Yala, Narathiwat, Pattani.
Secondo Prayuth infatti le zone amministrative speciali, come Bangkok e Pattaya, le uniche in Thailandia, hanno bisogno di una gestione e di una finanza, ed al momento il meridione non ne sarebbe capace. La gente del meridione sarebbe contraria tale proposta.
Di zona amministrativa speciale si è parlato alla Televisione del TheNation con il senatore di Pattani Woravit Baru ed il parlamentare del partito democratico Surachet Wae-arsae.
Il senatore si è chiesto come mai il governo non ha fatto nulla su alcune questione poste dal BRN che pongono il problema della decentralizzazione e di una zona amministrativa speciale, cose da discutere in modo esteso alla luce anche delle caratteristiche culturali particolari e delle questioni di etnie, prima di una possibile discussione parlamentare. Ne dovrebbero essere coinvolte tutte le agenzie dello stato. Gli stessi separatisti secondo il senatore non cercherebbero uno stato indipendente quanto un’autodeterminazione che è possibile all’interno della costituzione thailandese.
E all’interno della autodeterminazione o di una zona amministrativa speciale, il parlamentare Surachet ha proposto l’elezione del governatore delle aree estreme, dopo però una discussione approfondita da parte di tutte le agenzie dello stato.
Sulla natura delle cinque richieste del Barisan Revolusi Nasional è apparso un articolo su ISRANEWS che cita un documento in lingua inglese prodotto appunto dal BRN.
LE RICHIESTE DEL BRN (ISRANEWS)
La prima richiesta stabilisce che i colloqui di pace devono essere tra il regno thailandese e una delegazione dei militanti di liberazione Patani Malay guidati dal BRN, in base alle seguenti considerazioni. Il BRN è il rappresentante della nazione Patani May, o Bangsa Patani ed è anche protettore degli interessi e diritti della nazione Patani di cui è anche curatore degli affari e desideri. Questa richiesta risponde a vari articoli della costituzione thailandese.
Il BRN insiste che non è un movimento separatista poiché non vuole che il Profondo Meridione si separi dal regno della Thailandia, ma vuole la libertà nella pratica religiosa, della lingua, dello stile islamico di vita, diritti e libertà nella giustizia, dalla intimidazione o coercizione dei rappresentanti dello stato ed i diritti di essere trattati come cittadini thailandesi.
Il BRN domanda che i suoi 15 negoziatori non siano arrestati e abbiano libertà di movimento dentro e fuori il paese per poter lavorare per gli accordi di pace.
In cambio alla prima richiesta, il BRN accetta di cessare tutte le operazioni contro obiettivi deboli che includano civili disarmati, rappresentati e docenti, obiettivi economici nelle comunità, imprese e negozi. L’accordo è immediatamente operativo non appena il governo accetta la richiesta.
La seconda richiesta è che la Malesia diventi un mediatore invece di facilitatore. Sopravvedere ai colloqui di pace e assicurarne il successo; assicurare il riconoscimento e la fiducua da parte della gente malay Patani e la comunità internazionale e mediare nel conflitto. Questa domanda corrisponderebbe all’articolo 82 della costituzione.
Se il governo accetta questa richiesta, il BRN accetta di cessare gli attacchi contro le unità di protezione dei docenti a condizione che polizia e soldati delle unità siano rimpiazzati da volontari della difesa civile e che le truppe siano spostate fuori delle zone economiche e sostituite da vigilanza privata. La richiesta è applicata secondo una linea temporale.
La terza richiesta è che ai colloqui di pace siano testimoni rappresentanti dell’ASEAN, della Organizzazione della Conferenza Islamica e ONG secondo quanto espresso nell’articolo 82 della costituzione. In cambio il BRN accetta di fare i suoi più grandi sforzi per la risoluzione nei prossimi incontri.
La quarta richiesta è che il governo thailandese riconosca l’esistenza e il poter supremo di amministrazione della nazione Patani Malay sul territorio Patani, in quanto le radici del conflitto si originano dall’occupazione della regione che cerca ora l’autodeterminazione.
Questa richiesta ha i suoi dettagli. Il governo riconosce la Bangsa Patani con approvazione del parlamento, permette l’istituzione di una regione amministrativa speciale nel territorio thailandese come la Città di Pattaya oppure la Amministrazione metropolitana di Bangkok.
L’autodeterminazione sarà oggetto di discussione nei suoi dettagli ma deve includere i seguenti elementi: riconoscimento della comunità Patani Malay, la modalità di una regione amministrativa speciale, una rappresentanza speciale in parlamento, governatore di una regione amministrativa speciale, l’amministrazione della polizia o delle truppe nella regione, una quota di posizioni ufficiali nella regione, libertà di stampa, la questione giovanile, la condivisione delle ricchezze e delle entrate e l’istruzione.
In cambio dell’accettazione di queste richieste il BRN cessa tutte le operazioni militari; osserva un cessate il fuoco che diventerà effettivo nel 2015; cesserà tutte le operazioni contro i militari; le truppe della quarta regione e la polizia locale potranno avere basi nella regione di estensione limitata e comunque non nei villaggi.
Precedentemente al cessate il fuoco, il BRN accetta di fermare tutte le operazioni secondo un calendario preciso. In Songkla da gennaio 2014, a Yala da aprile 2014, Narathiwat da luglio 2014 e Pattani ottobre 2014.
La quinta richiesta è la liberazione di tutti i detenuti con accuse di insorgenza in numero di dieci al mese e il ritiro di mandati di cattura in numero di dieci al mese. In cambio il BRN accetta di fermare le operazioni secondo il calendario su proposto. (ISRANEWS)