I sogni della gioventù thailandese nel triangolo di Din Daeng a Bangkok

Il triangolo di Din Daeng a Bangkok è uno dei luoghi dove le proteste giovanili si svolgono quasi ogni notte con scontri con la polizia da parte di giovanissimi e minorenni.

Qui presentiamo due contributi il primo dei quali di Khumklao Songsomboon, avvocato difensore di TLHR ed il secondo un commento di Pravit Rojanaphruk.

triangolo di Din Daeng a Bangkok
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Le proteste di Thalugas al triangolo di Din Daeng ed i diritti calpestati

Da agosto il triangolo di Din Daeng nel cuore di Bangkok è divenuto il punto di incontro di tanti giovani che si esprimono politicamente in modo diverso dalle proteste precedenti.

Non sono intellettuali né grandi oratori né studenti universitari che studiano le questioni e strutture sociali

Nel triangolo di Din Daeng li portano differenti ragioni, perché insoddisfatti di questa amministrazione, o perché la polizia ha usato la violenza per sciogliere manifestazioni pacifiche che avevano organizzato vicino la casa del premier Prayuth al I reggimento di fanteria.

Li portano al triangolo di Din Daeng il voler esprimere la rabbia contro il governo che non riesce né a risolvere le questioni economiche né a gestire la pandemia. Oppure perché la loro sopravvivenza è stata pesantemente colpita o perché glielo chiedono di unirsi gli amici.

Vengono nel triangolo di Din Daeng a rispondere a proprio modo alla polizia, sbarrando le strade, bruciando copertoni e lanciando bombe carta.

In molti non vedono in tutto ciò che è accaduto una resistenza civile pacifica, anche se molte scuole di studiosi pacifisti li interpretano in modo diverso.

Questo comunque non è una ragione valida o il permesso alla polizia per non agire secondo la legge o per non seguire le procedure internazionali di controllo della folla. La dispersione deve iniziare con le misure meno intrusive e l’uso della forza deve essere adeguato ai principi di necessità e proporzionalità.

Questi manifestanti sono comunque ancora ragazzini e giovani minorenni. Invece che essere accusati di reati penali e finire agli arresti, le autorità devono adeguarsi alla Convenzione Internazionale sui diritti del Fanciullo di cui la Thailandia è parte e a cui deve obbedire, per non citare la costituzione e le leggi di protezione dei giovani e dei bambini. …

Dalle esperienze degli avvocati di TLHR che prestano assistenza agli arrestati di Thalugaz e dei media, durante le proteste di agosto 2021, gli avvocati hanno trovato che la polizia ha usato negli arresti forza eccessiva ed armi. La polizia ha arrestato in modo aggressivo le persone finché non sono cadute per terra picchiandoli ripetutamente con i manganelli, facendo cadere per terra un motociclista, sparando proiettili di gomma ad altezza d’uomo e dando la caccia ai sospettati con le macchine di polizia a distanze ravvicinate.

I manifestanti di Thalugaz arrestati hanno spesso i polsi legati con fili elettrici, vedono il sequestro dei telefonini rendendo impossibile avvisare parenti o avvocati. Invece di essere portati alla stazione di polizia di Din Daeng sono portati alla lontana sezione narcotici.

A causa del coprifuoco tra le 9 della sera e le 4 del mattino, i genitori anche se contattati non possono raggiungerli costringendo così i giovani a stare sotto la custodia della polizia per troppo tempo.

Gli arresti sono stati fatti senza alcun rispetto della dignità umana e con un eccesso di controllo in modo contrario ai principi della Convenzione Internazionale dei diritti dei fanciulli, alla legge del tribunale dei minorenni senza alcuna base legale.

E’ una responsabilità diretta penale e civile del primo ministro perché chi ha fatto uso eccessivo della forza è la polizia reale thai sotto il controllo del primo ministro…..

La cosa più importante è che la gente non deve ignorare la violenza che è accaduta nel triangolo di Din Daeng perché negarla significa dare un permesso alle autorità di continuare ad usare violenza contro i giovani e ragazzi senza alcuna responsabilità.

Khumklao Songsomboon TLHR

Non deludete i sogni della gioventù thailandese

A che età si è troppo giovani per essere arrestati per la propria opinione politica? 15? 12? o anche più piccoli?

La verità è che chi partecipa alla lotta per la riforma della democrazia e per le dimissioni del generale Prayuth Chanocha è sempre più giovane. Ci si deve chiedere il perché.

Per lo scorso mese e mezzo la Thailandia ha visto i giovanissimi manifestanti antigovernativi scontrarsi con la polizia antisommossa quasi ogni notte e un buon numero di questi giovani non hanno neanche 20 anni, ed alcuni sono appena quindicenni se non meno.

Lo scorso mese fu accusato di lesa maestà persino uno studente diciassettenne delle superiori. E all’inizio della settimana scorsa il ministro dell’istruzione ha ordinato un’indagine su otto libri per bambini che farebbero il “lavaggio del cervello” ai bambini di cinque anni instillando in loro l’odio politico perché esaltavano i capi della protesta antimonarchica.

Alcuni di questi capi sono poco più che ventenni, come Parit Chiwarak che studia alla Thammasat e che ora è stato riarrestato.

Deve essere chiaro a qualunque osservatore che il potere attuale sta mettendocela tutta per conquistare questi “ragazzini” seppure con scarso successo poiché il movimento giovanile di riforma della monarchia si è acceso quasi un anno fa.

La scorsa settimana Yaowalak Anuphan di Thai Lawyers for Human Rights che dà assistenza e rappresentanza legali pro-bono ai manifestanti, mi ha ricordato che il più giovane manifestante antigovernativo arrestato e condannato nelle manifestazioni a Din Daeng ha appena 12 anni.

Il ragazzo fu arrestato il 13 settembre.

Poi il mercoledì notte della scorsa settimana, con foto diventate virali sui media sociali è stato arrestato un undicenne sempre nel triangolo di Din Daeng per violazione del divieto di raduno pubblico per COVID-19.

In relazione ai più giovani arrestati per lesa maestà, Yaowalak ha indicato un quattordicenne arrestato il 14 settembre che bruciò l’immagine del re a Din Daeng. Oltre 140 persone per lo più giovani sono stati accusati di lesa maestà dall’inizio del movimento di riforma un anno fa.

Prima di tutto bisogna comprendere che la maggioranza di questi giovani, che sono al massimo dei ventenni, era troppo giovane per attivarsi politicamente quando ci fu il golpe del maggio 2014.

La ventiduenne esponente del movimento di riforma Benja Apan, che è stata arrestata giovedì per lesa maestà ed è ancora in carcere e che ha visto due sue richieste di cauzione negate, aveva solo 15 anni al momento del golpe.

triangolo di Din daeng benja apan
Benja Apan arrestata (The Reporters)

Alcuni erano persino troppo giovani per esercitare il diritto di voto nel 2019 visto che avevano meno di 18 anni. Questo vuol dire che non hanno scelto Prayuth come premier ed erano troppo giovani per essere influenzati direttamente dal re Rama IX, quando era attivo e influente. Re Bhumibol scomparve nel 2016 ed era già inattivo da anni prima della sua morte per salute.

Poi è chiaro che questi giovani non vedono alcun futuro luminoso per la Thailandia specie dopo l’impatto devastante del COVID-19 sull’economia e le prospettive di lavoro.

Benja, studentessa di ingegneria, mi disse il mese scorso che sognava di diventare una ingegnere spaziale per la NASA ed aiutare poi la Thailandia. Chissà se a causa del suo impegno politico e del desiderio di essere libera di poter criticare la monarchia non debba cambiare il suo sogno.

E per i giovani lavoratori che hanno partecipato agli scontri a Din Daeng con la polizia quasi ogni notte, essi non si possono permettere di avere un sogno né di sperare per le prospettive di lavoro dal momento che in tanti si aspettano che ci vorranno anni perché l’economia si riprenda.

Inoltre, molti vogliono vedere un nuovo governo ed una maggiore libertà ed uguaglianza specialmente in relazione all’istituzione monarchica. Loro hanno sogni, vogliono una società di eguali dove la monarchia non sia l’eccezione all’indagine pubblica e che possa essere criticata e a cui chiedere conto senza dover passare fino a 15 anni in carcere per la legge di lesa maestà.

Tali libertà esistono in UK, come in Giappone e in Europa. Vietarle loro come ora fanno significa accendere ancor di più lo spirito repubblicano.

Che molti giovani vogliano la monarchia riformata significa che sognano un paese più eguale. Chi è al potere ora è anziano e non vivrà ancora troppo a lungo, eppure continuano ad ostruire come meglio possono la richiesta di cambiamento.

Se una generazione erediterà il futuro della Thailandia non sono gli anziani al potere ora che hanno ormai gli anni contati.

E’ tempo di smetterla di ostruire la strada ai giovani che vogliono cambiare la Thailandia.

prachatai.com

La gioventù rappresenta il futuro ed un giorno erediterà il futuro del paese. Vederli rischiare ferite e carcere per quello che loro credono dovrebbe essere sufficiente alla vecchia generazione per soffermarsi e chiedersi perché qualcuno di noi è così attivo nel fermare il progresso quando tra qualche decennio, se non prima, non ci sarà più.

Perché continuare a negare i sogni della nuova generazione ?

Pravit Rojanaphruk KE

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