Quando il governo thailandese approvò lo scorso 8 luglio la bozza di legge sulle Unioni Civili che rendono legale i matrimoni di persone dello stesso sesso per la prima volta nella storia del paese socialmente conservatore, la Thailandia ha segnato una pietra miliare che dovrebbe essere una bellissima notizia per i gruppi LGBT thailandesi.
Ma la cosa più sorprendente è che divenne immediatamente di tendenza su Twitter l’hashtag #SayNoToPartnershipBill (#NoAllaLeggeUnioniCivili) mentre alcuni cittadini della rete definivano questa bozza di legge una falsa uguaglianza.
Il movimento #SayNoToPartnershipBill ha portato alla resistenza sia nelle reti sociali che nella vita reale, perché chi si oppone a questa legge proposta sostiene che la legge non sostiene l’uguaglianza tra “normali” e gruppi LGBT.
“Sono del tutto in disaccordo con la legge” dice Tunyawat Kamolwongwat, parlamentare dell’opposizione di Move Forward Party.
La questione chiave a suo parere è che con questa legge il partner dello stesso sesso di un impiegato statale che muore non sarebbe eleggibile a ricevere i benefici economici e la pensione del governo permesse ad un congiunto vedovo di un matrimonio eterosessuale. Questo blocca l’accesso della comunità LGBT al sistema sanitario e ai servizi assicurativi.
Ci sono oltre quattro milioni di persone in Thailandia che si identificano come LGBT secondo LGBT Capital, un sito di consulenza attento a questo segmento di consumatori. Secondo alcuni però la cifra reale si aggira attorno al 10% della popolazione del regno attualmente vicina a 70 milioni.
La vasta comunità LGBT in Thailandia ha portato il movimento ad assicurarsi il “welfare sociale e del governo e da decenni chiede gli stessi diritti e lo stesso stato sociale come le coppie eterosessuali sposate.
La bozza della legge delle unioni civili entrerà tra poco nella discussione parlamentare nel terzo trimestre di quest’anno. Se la discussione è diretta e non c’è disaccordo, la legge potrebbe essere votata per la fine dell’anno. Ma poiché ci sono molti parlamentari che potranno non essere d’accordo con varie parti della legge, il voto potrebbe tardare a venire.
“20 parlamentari di Move Forward Party guidati da Tunyawat ha proposto di emendare l’articolo 1448 del codice civile e commerciale che vieta il matrimonio alle coppie dello stesso sesso.
“Se accettiamo l’uguaglianza di tutti i generi, perché dobbiamo emettere una nuova legge specifica per il matrimonio della gente LGBT? Perché non si emenda quella attuale?” insiste nel chiedere Tunyawat.
In risposta alla sua proposta il governo sempre nello stesso giorno approvò un emendamento al codice civile permettendo il matrimonio tra “due persone” invece di partner “maschio e femmina” aprendo la strada ad emendare l’articolo 1448. Un emendamento però richiederebbe anni per finalizzarsi.
La discussione sulla legge delle Unioni Civili mette in luce un crescente scontro all’interno dei gruppi LGBT in Thailandia.
Alcuni gruppi vogliono che la bozza diventi legge anche se non copre tutti i diritti che vorrebbero, mentre gli oppositori vogliono che il paesi lasci cadere la legge sostenendo che fornisce una falsa uguaglianza, insistendo nell’emendare la legge 1448.
Lo scontro potrebbe ulteriormente bloccare i diritti LGBT dal momento che ci si aspetta che i 54 parlamentari del Move Forward Party votino contro la legge delle unioni civili rendendo il passaggio incerto. Altri partiti compreso il maggior partito di opposizione Pheu Thai Party, con i suoi 134 seggi su 500, potrebbe unirsi al Move Forward Party.
Ma portare avanti l’idea di Tunyawat di cambiare il codice civile e commerciale per dare ai gruppi LGBT tutti i diritti di welfare del governo potrebbe impiegare anni.
“Emendare una legge esistente è come riscrivere l’antica iscrizione della pietra. Perché non accettare la legge delle unioni civili e provarla ad emendarla dopo per adattarla alla nostra vita?” dice Kittinun Daramadhaj del gruppo LGBT Rainbow Sky Association of Thailand che lavora per una legge sui matrimoni dello stesso sesso sin dal 2012. Altri gruppi sostengono questa proposta come un approccio politico pratico per dare dei cambiamenti sociali.
Secondo uno studio del UNDP, la società thai mostra larga accettazione dei gruppo LGBT e cita la loro visibilità in Thailandia dove esistono vari luoghi a Bangkok a loro dedicati oltre alle pubblicazioni e film sul tema.
Una ricerca recente però indica l’esistenza di una persistente ostilità, di pregiudizio e discriminazione contro la gente LGBT ed esiste ancora il loro stigma sociale. Per esempio a coloro che si identificano come gay non è permesso insegnare nelle università importanti.
Il disaccordo sulla legge comporta che la comunità LGBT continuerà in un vuoto senza una legge a sostenere i matrimoni dello stesso sesso.
I venti parlamentari di opposizione sembrano non voler fare compromessi e continuano a cercare il sostegno popolare chiedendo di recente di esprimere il proprio dissenso per la legge sul sito del parlamento. Oltre 50 mila hanno scritto la propria opinione il primo giorno e milioni di altri seguiranno. Il Move Forward Party potrebbe fare pressione sui partiti di opposizione per votare no alla legge sulle unioni civili.
“Non vedo una divisione tra i gruppi LGBT. Esprimo la mia opinione di sostenere l’idea di emendare la legge per la vera uguaglianza” dice Wachakorn Thanachokvanitchakul, un giovane impiegato che si identifica come gay.
Quando gli si chiede di registrare un matrimonio dello stesso sesso anche se deve aspettare anni per una legge di uguaglianza reale, Wachakorn risponde “certo, di certo aspetterò”
APORNRATH PHOONPHONGPHIPHAT, NAR