Giunta birmana dà un ringraziamento a Trump per l’aiuto ricevuto

Min Aung Hlaing manda una lettera di ringraziamento a Trump per aver chiuso il gionalismo scomodo e per averlo riconosciuto

Nella lettera di risposta che annunciava le tariffe al 40% di importazione dei beni birmani, il capo della giunta birmana Min Aung Hlaing ha ringraziato il presidente Trump e gli USA per avergli dato un grande aiuto a liberarsi del giornalismo scomodo di inchiesta di vari media tra cui VOA e RFA.

Il ringraziamento a Trump ha fatto riferimento alla “regolamentazione delle agenzie di trasmissione e al loro finanziamento” che hanno permesso al capo della atroce giunta birmana di liberarsi di voci di inchiesta che attingevano a tanti giornalisti locali che denunciavano le atrocità commesse nella guerra civile birmana.

Giunta birmana dà un ringraziamento a Trump per l'aiuto ricevuto

Il capo della atroce giunta birmana ha sostenuto nel suo ringraziamento a Trump, che con la sua lettera riconosce colui che nessuno nell’occidente ha voluto riconoscere, “le valutazioni influenzate dalla disinformazione unilaterale e dalle narrazioni distorte hanno portato alla fine all’imposizione di sanzioni economiche sul Myanmar”.

La politica iniziale di Trump di metà marzo che ha chiuso non solo U.S. Agency for Global Media e con essa vari media indipendenti in Laos, Cambogia, Vietnam e tutto il sudest asiatico, ma anche molte ONG che lavoravano con i lavoratori della migrazione, con gli esuli, con rifugiati.

Infatti Trump ha chiuso i progetti di USAID che ha finanziato anche molti media indipendenti in cui lavoravano giornalisti del posto o giornalisti locali in esilio.

Min Aung Hlaing che forse non si attendeva cotanta grazia ha anche chiesto a Trump di riconsiderare le sanzioni economiche sul Myanmar e sui suoi generali.

Le sanzioni americane coprono due banche statali del Myanmar usate per l’acquisto di armi e di altri beni in moneta pregiata, e la Myanma Oil and Gas Enterprises.

Trump ha imposto al Myanmar insieme al Laos tariffe del 40% che saranno attive dal primo di agosto.

Da oltre quattro anni il Myanmar e il suo capo vive le sanzioni economiche di tutto l’occidente e Min Aung Hlaing deve aver fatto salti di gioia per il primo riconoscimento della propria esistenza.

Sul piano sociale l’industria della confezione che dà lavoro a oltre 800 mila lavoratori è quella che subirà il maggiore colpo dalle tariffe.

Gli USA sono il quarto mercato maggiore per le industrie del tagli cuci impacchetta del Myanmar che include la produzione di confezioni, borse e scarpe.

Nell’anno fiscale 2023-2024 il commercio bilaterale sommava 701 milioni di dollari, scesi a 588 lo scorso anno.

Min Aung Hlaing ha proposto dei dazi al 10-20% e si è detto pronto a mandare un gruppo di negoziazione di alto livello a Washington se necessario facendogli anche qualche elogio.

“La forte guida di Trump guida il paese verso la prosperità con lo spirito di un vero patriota” ha detto Min Aung Hlaing che ha forse riconosciuto immediatamente lo spirito autoritario della nuova amministrazione americana.

Ha anche rivendicato l’accusa contro la legittimità delle elezioni di ottobre 2020 che avrebbero portato Aung San Suu Kyi al governo ma che sarebbero state piene di frodi elettorali. Nessuna prova visibile è stata mai addotta in tal senso.

Mentre il Myanmar vive ora una orrenda guerra civile tra le forze etniche e della resistenza contro la giunta militare, che ha perso parecchio controllo del territorio e che usa il bombardamento aereo e dell’artiglieria contro la popolazione nelle zone liberate, la giunta militare con la complicità del governo cinese vuole ora arrivare alle elezioni politiche per darsi una parvenza di legittimità.

L’ASEAN sembra aver avvisato il Myanmar che si potrà discutere di elezioni solo quando il Myanmar si deciderà a far applicare la risoluzione in cinque punti di aprile 2021 dell’ASEAN.

Quella risoluzione è carta straccia per il Myanmar che è stato escluso dalla partecipazione politica ai grandi summit.

Si deve notare che il 10 luglio scorso UNHCR ha detto che a tre mesi dal sisma ci sono 6,3 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza tra cui oltre 2 milioni di dislocati interni sfuggiti alle bombe e alla guerra.

Min Aung Hlaing ha affermato che i militari hanno assunto solo temporaneamente le responsabilità di stato secondo quanto comanda la costituzione da loro scritta.

E’ stata la narrazione “distorta” dei media nel parlare della situazione nel Myanmar a portare l’occidente a lanciare le loro sanzioni.

Irrawaddy

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